Il progetto preliminare per la realizzazione della strada di collegamento tra via Teggi e via Fratelli Bandiera, approvato dalla Giunta a fine gennaio, prevede una spesa complessivo di 7 milioni e 500mila euro. Come risulta desumibile dagli elaborati progettuali, tale importo è comprensivo: delle somme per lavori, ammontanti a 4 milioni e 950mila euro e delle somme a disposizione, ammontanti a 2 milioni e 550mila euro (per Iva, acquisizione delle aree, spese tecniche, versamenti a favore dell’Autorità per la vigilanza sui lavori pubblici, spese di pubblicazione; incentivi ed imprevisti).

Come previsto dalla normativa vigente in materia di opere pubbliche, l’Autorità per la vigilanza sui lavori pubblici ha pubblicato i “Costi standardizzati per la categoria di opere strade e autostrade”, come utile strumento di cui possono utilmente usufruire le pubbliche amministrazioni in sede di progettazione preliminare, finalizzato alla stima preventiva delle opere anche in assenza di rilievi di dettaglio, indagini, sondaggi e di ogni altro ulteriore approfondimento che dovrà comunque essere sviluppato nelle successive fasi di approfondimento progettuale. Tale documento individua costi parametrici variabili a seconda della classificazione dell’intervento: nel caso in esame, trattandosi di una strada extraurbana secondaria (sezione tipo C1 caratterizzata da un’unica carreggiata composta da una corsia per senso di marcia munita di apposita banchina di emergenza per una larghezza complessiva di 10,50 metri), l’Autorità di vigilanza individua i seguenti costi di costruzione per metro lineare di carreggiata:
771,87 euro per i tratti in trincea o rilevato;
18.979,79 euro per i tratti in galleria-sottopasso;
8.134,20 euro per i tratti in viadotto.

Per la determinazione del costo sommario dell’intervento, sulla base degli strumenti forniti dall’Autorità, i valori appena riportati devono essere confrontati con le caratteristiche principali dell’opera, che nel caso specifico risultano essere le seguenti:
960 metri di sviluppo stradale in trincea o rilevato (comprensivi delle due nuove rotatorie e dei raccordi con la viabilità esistente);
250 metri di sviluppo stradale in sottopasso;
72 metri di sviluppo stradale in viadotto.
Perciò la stima sommaria dei lavori, ricavata utilizzando i costi parametrici dell’Autorità per la vigilanza, ammonterebbe a complessivi 6 milioni e 71.605,10 euro.

Appare subito evidente che la stima prodotta dal Servizio di Ingegneria del Comune di Reggia Emilia in fase di progettazione preliminare (pari a 4 milioni e 950mila euro) risulta decisamente inferiore rispetto a quella che sarebbe scaturita dall’applicazione dei costi parametrici emanati dall’Autorità per la vigilanza sui lavori pubblici (pari a 6 milioni e 71.605,10 euro), precisando inoltre che nel secondo caso non sono stati valutati, nella determinazione del costo di costruzione, i seguenti interventi:
– predisposizione di un sottopassaggio in corrispondenza della nuova rotatoria su via Teggi (strada provinciale 28) per la continuità di un futuro percorso ciclopedonale;
– realizzazione di un itinerario ciclopedonale realizzato a nord dell’intervento;
– realizzazione di una serie di percorsi carrabili sia di accesso alla pubblica via per i fondi interclusi dall’intervento che per la manutenzione;
– realizzazione di opere di ambientazione per mitigare gli impatti;
di cui si compone e caratterizza l’opera e che sono invece stati inseriti nella stima sommaria allegata al progetto preliminare approvato.
Sulla base di queste valutazioni, considerando poi che i fondi stanziati dall’Amministrazione comunale per la realizzazione degli interventi devono essere comprensivi di somme a disposizione necessarie per l’Iva di legge; l’acquisizione delle aree; le spese tecniche occorrenti per rilievi, indagini e sondaggi, progettazioni specialistiche e collaudi finali; versamenti dei contributi previsti dalla legge a favore dell’Autorità per la vigilanza sui lavori pubblici; spese di pubblicazione obbligatorie; incentivi ed imprevisti nel rispetto dei limiti previsti dalla legge, appare subito evidente dal quadro di seguito riportato che le somme complessivamente stanziate ed approvate dall’Amministrazione comunale per la realizzazione dell’opera, risultano essere notevolmente minori rispetto a quelle che sarebbero scaturite applicando i Costi standardizzati emanati dall’Autorità per la vigilanza sui lavori pubblici, procedura questa altrettanto corretta e prevista dalla normativa vigente.

Alessandro Santoni – Progettista
Ermes Torreggiani – Dirigente del Servizio Ingegneria