Dal 3 marzo al 14 aprile attori, scrittori, registi, personalità versatili fuori dalle classificazioni, si avvicenderanno nella 16esima edizione della rassegna di letture VivaVoce, quest’anno dedicata ai testi narrativi che gravitano attorno ai luoghi della follia.


Ermanno Cavazzoni e Ivano Marescotti, Vittorio Franceschi e David Riondino, Renato Carpentieri e Chiara Guidi saranno i protagonisti delle serate che si succederanno tra marzo e aprile nella storica sede di via San Carlo a Modena (sempre alle 21) per iniziativa di Emilia Romagna Teatro Fondazione e della Fondazione Collegio San Carlo (ingresso gratuito, attestati di partecipazione su richiesta, informazioni ai numeri 059.421210 e 059.2136020 e nei siti internet Fondazione San Carlo e Emilia Romagna Teatro).

Racconti da luoghi di follia è il filo conduttore che ha guidato le scelte dei testi che saranno presentati nei sei incontri serali di lettura, una follia abbondantemente disseminata tra le pagine della letteratura, dove sragionare è consentito e anzi pare non faccia alcun difetto. Il titolo fa omaggio con partecipe sintonia ai trent’anni della Legge 180 meglio nota come Legge Basaglia, storico provvedimento che impose la chiusura dei manicomi e rivoluzionò, sia dal punto di vista culturale che medico, il trattamento dei malati di mente, basando le terapie su nuove e più “umane” concezioni psichiatriche. I percorsi di lettura di quest’anno disegneranno dunque una topografia della pazzia un po’ tendenziosa, declinata ad indicare come le menti veloci e immaginifiche dei folli spesso siano recintate in case di salute mentale, asili, manicomi, ospizi e solo tra le righe dei romanzi ritrovino il loro status perduto. Le visioni terrificanti dei santi anacoreti, ritirati nel deserto per essere tentati dal demonio, lette da Ermanno Cavazzoni (lunedì 3 marzo) lasciano il posto alla allucinata possessione di Don Chisciotte che la voce di Ivano Marescotti (lunedì 10 marzo) animerà scambiando osterie per castelli, meretrici per gran dame, la letteratura cavalleresca per una anacronistica scelta di vita. Nella colonia penale di Franz Kafka invece ci troveremo in un luogo di detenzione e pena in cui tutto è stato scientificamente progettato per la migliore efficienza e congruità ma in cui sono le macchine a funzionare all’incontrario con spaventosi esiti. Il breve scritto sarà letto da Vittorio Franceschi lunedì 17 marzo.

Lunedì 31 marzo David Riondino leggerà Il sistema del Signor Catrame e del professor Piuma di Edgar Allan Poe, esilarante e poco frequentato racconto ambientato in una Maison de Santé del nord della Francia, un castello diroccato ma dalla cantina ben fornita in cui i ruoli degli internati e del personale di cura sono ambiguamente e fino all’ultima pagina mescolati come in un vaudeville sapientemente virato al nero. Ancora in un manicomio con Renato Carpentieri che leggerà lunedì 7 aprile Reparto n. 6 di Anton Čechov, e qui si farà però tappa in un verosimile luogo di pena e dolore che si segnala in lontananza per il gran puzzo e l’aria di squallore e dannazione. Destinazione finale di vite depresse e abbandonate così come delle esistenze troppo assillate dalle domande ultime. Conclude la rassegna una voce femminile, Chiara Guidi (lunedì 14 aprile ore 21), che si addentrerà nel fantastico testo di Edwin Abbott Flatlandia, il cui protagonista è il povero signor Quadrato che, dopo avere avuto la visione della Sfera, si accanisce nella sacrilega pretesa di predicare ai propri simili che il mondo non è piatto ma a più dimensioni.

Una rassegna di buone letture, un momento prezioso per fermarsi a riflettere di quanto la letteratura possa rappresentare il luogo ideale della miglior follia.