È stato eseguito per la prima volta al Santa Maria Nuova un intervento di peritonectomia associata a chemioterapia ipertermica intraperitoneale.
Si tratta di una procedura estremamente complessa volta ad eliminare completamente la malattia tumorale in casi che in passato erano reputati inoperabili.


L’intervento si è svolto lo scorso 31 Gennaio ma, come spiega il dottor Stefano Bonilauri , direttore della struttura di Chirurgia Generale II del Santa Maria Nuova, che l’ha effettuato insieme alla sua equipe: “Ho preferito aspettare fino ad ora per comunicare anche il dato più importante e cioè che il paziente sta bene”.


“L’intervento, già effettuato in centri di alto livello” – spiega Bonilauri, che dirige la struttura del Santa Maria Nuova dallo scorso Novembre – “apre nuove frontiere nella terapia dei tumori. Esso comporta la rimozione completa di tutto il peritoneo, che riveste la cavità addominale, e determina l’asportazione dell’intera massa tumorale ed anche di segmenti intestinali affetti in modo massivo. La procedura prevede, quindi, la perfusione della cavità addominale con altissime concentrazioni di farmaco anti-tumorale portato ad alta temperatura (circa 42° C) per aumentarne l’efficacia e “sterilizzare” completamente il campo dal punto di vista oncologico”.


Il Dott. Bonilauri aveva già effettuato interventi come questo nel suo precedente incarico primariale presso l’Ospedale di Carpi. Il professionista sottolinea come procedure di questa portata presuppongano la efficace integrazione tra i reparti dell’ospedale, soprattutto tra le unità operative di Oncologia, Anestesia e Rianimazione.
Il professionista si dichiara soddisfatto della sua esperienza presso l’Ospedale reggiano “Lavorare in un Ospedale come il Santa Maria Nuova offre la possibilità di collaborare con servizi e professionisti di altissimo livello”.
Pseudomixomi, mesoteliomi e disseminazioni peritoneali da tumore del colon e dell’ovaio nonchè il trattamento di asciti neoplastiche refrattarie alla terapia medica sono il campo di applicazione della metodica e, afferma il Primario, “spero che nel prossimo futuro l’integrazione coinvolga ancora di più i reparti dell’area ginecologica così da poter trattare un numero quanto maggiore di pazienti”.



A breve verrà attivato uno specifico ambulatorio di chirurgia oncologica digestiva, operativo una volta alla settimana presso i Poliambulatopri dell’Arcispedale.