“Per pagare le bollette del 2007 del campo nomadi di via Baccelliera il Comune di Modena aveva accantonato 300 mila euro, mentre la spesa totale di elettricità e acqua è stata di 177 mila. I dati non sono ancora definitivi, ma in ogni caso il risparmio di spesa sarà utilizzato per interventi rivolti agli anziani”. Così l’assessore alle Politiche sociali del Comune di Modena Francesca Maletti ha risposto in Consiglio comunale all’interpellanza presentata da Dante Mazzi di Forza Italia sui consumi del campo nomadi di via Baccelliera.


Mazzi ha chiesto all’assessore se “le raccomandazioni e le azioni per il risparmio delle risorse energetiche e idriche valgono anche per i consumi del campo nomadi di via Baccelliera”. Francesca Maletti ha precisato che “i consumi di acqua e luce nel campo nomadi di via Baccelliera, tra il 2004 e il 2007, sono stati stabili: circa 130 metri cubi di acqua all’anno e circa 720 mila kilowatt annui di energia elettrica. Si tratta di 137 persone, oltre metà delle quali sono minorenni. L’elettricità comprende anche il riscaldamento, nei costi acqua sono incluse anche le tasse per il servizio fogne e depurazione.
L’aumento dei costi unitari di acqua ed energia ha portato, anche in presenza di consumi stabili o un leggero calo, un aumento delle spese dai 222 mila euro del 2004 ai 277 mila del 2006 per quanto riguarda l’elettricità, e dai 122 mila euro del 2004 ai 163 mila del 2006 per l’acqua. Nel 2007 il calo è stato più consistente a causa della progressiva smobilitazione del campo”.

Andrea Leoni di Forza Italia è intervenuto affermando: “negli ultimi 20 anni sono sempre state pagate tutte le bollette di via Baccelliera. Questa gente beneficiava di soldi nostri e faceva impressione vedere quanto scialacquavano. Sono cifre impressionanti, sembra il consumo di un battaglione dell’esercito. Chi finora ha definito strumentale la nostra battaglia, oggi dovrebbe rimangiarsi le parole. Si è consentito per anni ad alcuni cittadini di fare ciò che ad altri, pure indigenti, non era consentito”.

Dante Mazzi ha aggiunto: “sono dati che fanno sensazione, e mi chiedo come mai l’amministrazione abbia pagato a piè di lista per tutti questi anni, notando che sono consumi assolutamente esagerati. Ci sono altre famiglie in difficoltà alle quali il comune non è mai andato incontro. Si fanno campagne pubblicitarie per il risparmio energetico, poi si consentono sprechi di questo livello”.

L’assessore Maletti ha replicato: “il campo nomadi è sempre stata considerata un’attività assistenziale e le bollette erano intestate al Comune di Modena. Per quanto riguarda l’acqua, il 60% degli importi sono legati al servizio fogne e depurazione, come accade in generale per le famiglie numerose. Rispetto ai consumi del campo, abbiamo chiesto al campo di Bologna i loro dati e sono analoghi. Vedremo di fare una comparazione con le prime bollette che arriveranno nelle microaree, che sono intestate direttamente alle famiglie”.