Concessioni edilizie e Ici fanno confluire nelle casse dei Comuni un vero e proprio tesoretto che arriva a rappresentare il 17,9% delle loro entrate complessive, circa 279 euro per abitante. E i più tartassati, in cifra assoluta, sono i cittadini di Rimini con 478 euro di esborso a testa. Lo rileva un’indagine della Cgia di Mestre che ha calcolato l’incidenza dei tributi come l’Ici e le concessioni edilizie sul totale delle entrate di ciascun Comune capoluogo d’Italia e in rapporto alla popolazione.

Nella classifica dei comuni capoluogo, il più dipendente dalle entrate legate alla casa è Ravenna con un’incidenza di Ici e concessioni edilizie che raggiunge il 35,4 % del gettito comunale. Subito dopo troviamo un altro comune romagnolo: Cesena con un’incidenza del 32,3 %. A seguire Brescia e Lecco (31, 4 %), Biella 31,1% e Piacenza 30,3 %. Tra il 25% e il 30% si piazzano i Comuni di L’Aquila, Padova, Cuneo, Pesaro, Treviso, Lucca, Como, Firenze, Varese, Latina, Bologna, La Spezia, Modena ed Arezzo. Roma, a circa metà classifica, presenta invece un’incidenza del 18,9% e Milano e’ penultimo con il 3,9%. Ultimo il comune di Benevento con il 3,7%.

In valori assoluti è in testa alla classifica un altro comune romagnolo: Rimini con 478 euro. Seguono Siena con 469 euro, Roma con 462 euro, Reggio Emilia 443 euro, Catania 441, Firenze 432, Bologna 411, Milano e Lecce con 409 euro. Appena sotto i 400 euro Modena con 399 e Como con 377. In fondo alla classifica si collocano Crotone con 128 euro, Palermo con 125 e Catanzaro con 97.