In relazione agli articoli di stampa riguardanti la Gastroenterologia dell’ospedale Bellaria e ad integrazione di quanto già dichiarato ieri, la direzione sanitaria dell’Azienda Usl ritiene opportuno precisare alcuni elementi utili a scongiurare inutili allarmismi originati dalle affermazioni dei rappresentati delle Organizzazioni Sindacali.

In particolare, va ricordato che l’Azienda Usl di Bologna sta lavorando da tempo, analogamente a quanto avvenuto per altre specialità e servizi, per valorizzare le specifiche vocazioni ed eccellenze delle Gastroenterologie presenti all’ospedale Bellaria e all’ospedale Maggiore per garantire migliore qualità dell’assistenza: l’endoscopia diagnostica ed interventistica, lo screening, l’attività ambulatoriale e di Day Hospital presso il Bellaria, concentrando invece l’attività di ricovero dei pazienti acuti, che necessita di alcune specializzazioni di tipo medico e chirurgico, presenti solo presso il Maggiore. Ciò anche per ovviare ad una situazione di crescente difficoltà, registrata nel corso del 2007, dell’ospedale Bellaria a far fronte a pazienti critici e acuti, che necessitano appunto di assistenza plurispecialistica presente invece al Maggiore. Una riorganizzazione necessaria per un migliore utilizzo delle risorse disponibili sui due ospedali, evitando la duplicazione di reparti di degenza che di fatto disperde risorse professionali e tecnologiche a discapito della tempestività e dell’efficacia dell’assistenza.

“Il Dipartimento Chirurgico” ha dichiarato inoltre Elio Jovine, direttore del Dipartimento “è impegnato con il direttore della Gastroenterologia Nicola D’Imperio e con i suoi professionisti, a perseguire l’obiettivo di riqualificazione e il miglioramento qualitativo delle attività della Unità Operativa di Gastroenterologia, nelle due sedi dell’ospedale Bellaria e Maggiore, valorizzando i livelli di eccellenza che tradizionalmente sono sempre stati espressi dai suoi professionisti. La riprogettazione porterà ad una più chiara vocazione delle due sedi ospedaliere, per le attività di ricovero e ambulatoriali”.

In questa ottica va inteso il trasferimento delle attività di ricovero presso l’ospedale Maggiore, disposto dalla precedente Direzione Generale ed avvenuto in parte durante il periodo delle festività natalizie. Nel frattempo è stato avviato un lavoro da parte di una Commissione Tecnica, formata da rappresentanti sindacali e aziendali, per definire i livelli di assistenza e le modalità organizzative sulla base delle vocazioni dei due diversi ospedali. Lavori che stanno proseguendo: la prima data utile è stata peraltro lo scorso 29 febbraio, e proseguirà il 18 marzo.

Gli obiettivi perseguiti dalla proposta in discussione hanno come finalità la riorganizzazione delle attività dell’area Gastroenterologica a tutela dei cittadini, valorizzando e potenziando le attività già svolte presso i due poli gastroenterologici, semplificando i percorsi di accesso alle prestazioni, e migliorandone la già elevata qualità grazie ad un più razionale utilizzo delle risorse, professionali, logistiche e tecnologiche esistenti.
In particolare, relativamente all’attività di ricovero, ordinario e d’urgenza, l’Azienda intende mantenerla presso l’ospedale Maggiore, ove possono trovare posto complessivamente 21 posti letto contro gli attuali 16, grazie alla realizzazione di due stanze aggiuntive, dotate di bagni, già disponibili, e potenziare l’attività di Day Hospital presso l’ospedale Bellaria, prolungandola di 4 ore, fino alle ore 18. Verrà anche potenziata l’attività endoscopica di I e II livello a supporto di un incremento atteso dell’attività di screening sia del Bellaria che del Maggiore, che nel 2007 si è attestata oltre le 1700 prestazioni endoscopiche, ambulatoriale e specialistica, a beneficio sia del territorio che della rete ospedaliera metropolitana.