Dopo le guardie private giurate, sono in agitazione anche i dipendenti delle farmacie private, ancora in attesa del rinnovo del contratto nazionale, scaduto il 31 gennaio 2006. I sindacati hanno proclamato uno sciopero nazionale per la giornata di venerdì prossimo 21 marzo. Si tratta del terzo sciopero della categoria, dopo quelli del 25 ottobre e 21 dicembre 2007.

Per illustrare la situazione, la Fisascat-Cisl di Modena ha organizzato un’assemblea in programma domani – martedì 18 marzo – alle 20,30 nella saletta Cisl al quinto piano del Palazzo Europa (via Emilia Ovest 101, Modena).
«Negli ultimi incontri abbiamo registrato una posizione di chiusura da parte di Federfarma che non consente il proseguo della trattativa – spiega Elmina Castiglioni, segretario provinciale aggiunto della Fisascat-Cisl di Modena – La rigidità di Ferderfarma su tutta la parte normativa, in particolare sulla flessibilità dell’orario di lavoro richiesto nella modalità di multiperiodale su base annua (che va definita nel contratto nazionale come regola generale da applicare in maniera automatica saltando la contrattazione regionale), non permette di continuare il confronto per la chiusura del rinnovo contrattuale».

A Modena e provincia le farmacie private sono circa 150, 142 delle quali associate a Federfarma, per un totale di oltre 400 addetti tra dottori farmacisti, commessi, magazzinieri ecc. Diversa la situazione in Emilia-Romagna, dove le farmacie private sono 1.011 e danno lavoro a circa 4 mila persone. «Nonostante la rottura nazionale, infatti, – precisa Castiglioni – con Federfarma Emilia Romagna è stato sottoscritto nelle scorse settimane un accordo che garantisce anche per quest’anno il rimborso delle spese sostenute nel 2007 per i cosiddetti Ecm (educazione continua in medicina), la formazione professionale obbligatoria dei farmacisti».