“Da mercoledì viene illustrato e distribuito, in tutta Italia, e affisso nelle sedi dei 106 Automobile Club provinciali e nelle 1.500 delegazioni ACI il “Manifesto Automobilisti 2008” che il Presidente dell’Associazione, Enrico Gelpi, ha fatto pervenire ai candidati premier per le elezioni del 13 aprile” – dice Angelo Orlandi presidente dell’A.C. Modena.

“Stampato in 10.000 esemplari, il manifesto indica al futuro Governo le priorità su sicurezza stradale, costi dell’auto, mobilità e inquinamento. Con quest’ iniziativa siamo consapevoli di rappresentare oltre un milione di famiglie che ogni anno ci rinnovano la loro fiducia associandosi liberamente all’ACI. Il nostro presidente nazionale, avv. Gelpi, chiede ai candidati Premier di inserire, nell’agenda dei primi 100 giorni del loro governo, iniziative concrete per risolvere i problemi che continuano a pesare fortemente sulla vita dei cittadini automobilisti. Gli utenti della mobilità non vogliono più e solo nuove promesse. Da chi guiderà il Paese si aspettano provvedimenti di svolta. In tale ottica, noi dell’ Aci mettiamo a disposizione alcune proposte in grado di trasmettere un forte segnale di discontinuità con il passato.
Nel nuovo manifesto sono inseriti l’eliminazione dei “punti neri”, la revisione complessiva della segnaletica, su tutta la rete stradale italiana, la proposta di un nuovo Codice della Strada, più snello e facile da osservare (50 soli articoli) che preveda, fra l’altro, la precedenza assoluta ai pedoni fin dal momento in cui si accingono ad attraversare sulle strisce; potenziamento della “patente a punti”, che deve diventare un sistema di “rieducazione stradale” per gli automobilisti imprudenti, e l’istituzione della “guida accompagnata a 16 anni”.
Il Manifesto 2008 evidenzia, inoltre, che gli automobilisti versano ogni anno, nelle casse del fisco, oltre 40 miliardi di euro e quella per i trasporti rappresenta la terza voce di spesa per le famiglie, dopo la casa e l’alimentazione. Per questo motivo occorre che venga assicurato “un trattamento fiscale equo e strettamente collegato a modelli di comportamento virtuosi e sostenibili per l’ambiente.
L’ACI chiede al futuro governo di “rendere automatico” il meccanismo che riduce l’accisa sui carburanti per compensare il maggior gettito IVA dovuto all’aumento del prezzo del petrolio, e una “rimodulazione e semplificazione” del “bollo auto” che, con le moderne tecnologie, potrebbe ritornare ad essere un “bollo di circolazione”, da pagare in proporzione ai chilometri effettivamente percorsi.
Per quanto riguarda le assicurazioni, la proposta ACI stabilisce un modello di tariffazione RC Auto in cui, collegando la tariffa base a comportamenti virtuosi del conducente (dotazione di punti patente, gravità dei sinistri, presenza di dispositivi di sicurezza sulla vettura), sia favorita la personalizzazione delle polizze. Va inoltre introdotto il reato specifico di frode assicurativa.

“In tema di difesa dell’ambiente l’ACI chiede una politica che affronti tutte le cause dell’inquinamento urbano (l’auto ne è responsabile solo per il 12 per cento) ed un piano per la sostituzione, nei prossimi cinque anni, degli automezzi del trasporto pubblico (i più vecchi d’Europa) con quelli più ecologici. – conclude Orlandi- Una novità assoluta è la richiesta di stabilire la valutazione d’ impatto sulla mobilità per tutti gli interventi urbanistici, in modo che sia prevista e rispettata, per i nuovi insediamenti, anche un’adeguata dotazione di vie di scorrimento, parcheggi ed aree di sosta. Il controllo sulle strade deve essere finalizzato alla prevenzione ed alla sicurezza, non solo per il “far cassa” da parte dei Comuni. Infine tolleranza zero nei confronti dei pirati della strada e di coloro che insanguinano le strade guidando in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di stupefacenti”.