Il 38enne Gianni Galeotti è stato aggredito da due uomini sabato sera nel cortile di casa in via del Mercato. Lo hanno picchiato a sangue fino a fracassargli il naso per portagli via portafoglio e cellulare.

“Ma in che razza di città viviamo, se anche mentre passeggiamo al ‘sicuro’ nel nostro cortile di casa rischiamo di venire aggrediti e malmenati selvaggiamente per un cellulare? Quando non sei più tranquillo nemmeno in casa tua in un ‘normale’ sabato pomeriggio, vuol proprio dire che la situazione è davvero sfuggita di mano e che sono necessarie misure eccezionali”. Se lo chiede il Consigliere regionale del Pdl Andrea Leoni in merito alla gravissima e violenta aggressione che ha visto coinvolto nella giornata di ieri il giornalista Gianni Galeotti.

“Che la nostra città non sia più sicura è un fatto ormai lampante da tempo. Che a Modena i cittadini non si sentano più tranquilli e non siano più liberi, non solo è una percezione, ma un fatto purtroppo oggettivo. Quartieri offlimits, aggressioni in pieno giorno, un assedio da parte criminalità di origine extracomunitaria che sta definitivamente distruggendo il nostro modello di vita e di società. Ecco come è ridotta la rossa Modena. Quando avvengono episodi agghiaccianti come quello che è toccato a Galeotti, colpevole solamente di essere in possesso di un telefono cellulare, e per questo punito senza pietà da due delinquenti con calci e pugni, tanto da spaccargli il naso vuol proprio dire che abbiamo veramente toccato il fondo. Le strade di Modena sono piene di delinquenti, pericolosi drogati, clandestini pronti evidentemente anche ad uccidere per un pugno di euro. Quello che è capitato a Galeotti non può e non deve essere considerato un normale fatto di cronaca. E’ simbolo di un allarme sociale e criminale che esige una risposta durissima ed esemplare. La sinistra che da sempre governa Modena ha gravissime responsabilità. Il tempo delle chiacchiere è finito da un pezzo. Se va della nostra libertà”.