Luca Bartolini, capogruppo di An-Pdl , ha presentato un’interrogazione per chiedere chiarimenti alla Giunta regionale sulla vicenda dei contributi stanziati nel 1996 a favore dell’occupazione nel comprensorio dell’Alto Appennino reggiano e sulle presunte irregolarità allora denunciate dalla stampa locale commesse nelle assunzioni dalle aziende ammesse al contributo.

Il consigliere ricorda che un bando regionale prevedeva l’assegnazione di un contributo di 28 milioni di lire per l’assunzione di un ex dipendente dell’azienda avicunicola Car che aveva allora cessato l’attività e 23 milioni per ogni altra assunzione della durata di 3 anni. La graduatoria delle imprese che ne avevano fatto richiesta, definita da una commissione composta da sei funzionari designati in ugual misura dalla Comunità Montana dell’Alto Appennino Reggiano, dalla Provincia di Reggio Emilia e dalla Regione, comprendeva 77 aziende, delle quali solamente le prime 19 hanno beneficiato in diversa misura del contributo. L’esponente di an-pdl vuole sapere se corrisponde al vero che al Consorzio valorizzazione di Cerreto Laghi, diciassettesimo nella citata graduatoria, fu assegnato un contributo di 161 milioni di lire per l’assunzione di 7 operai e se risulti che alcuni di questi, invitati a firmare una lettera di dimissioni al momento dell’assunzione, furono licenziati prima dei tre anni, il periodo minimo previsto per accedere ai fondi pubblici. In proposito Bartolini chiede se è vero che all’epoca la Procura della Repubblica presso il tribunale di Reggio Emilia aprì due fascicoli sui licenziamenti anticipati e vuole conoscere dall’esecutivo regionale i risultati raggiunti dalle indagini. Il consigliere domanda inoltre se è vero che nell’ambito dei rimborsi parziali riconosciuti per acquisti di attrezzature, relativi al 1994 e al 1995, la Regione avrebbe liquidato al Consorzio valorizzazione di Cerreto Laghi per ben due volte la cifra relativa all’acquisto di uno stesso battipista del costo di 330 milioni di lire. Il battipista su cui chiede chiarimenti il consigliere sarebbe infatti stato erroneamente fatturato dalla ditta fornitrice con due diverse fatture di identico importo, emesse rispettivamente nell’ottobre del 1994 e nel gennaio de1995, per la seconda delle quali, sarebbe stata poi emessa una nota di accredito a favore dello stesso consorzio. Bartolini chiede se è vero che il citato consorzio avrebbe riportato la voce di spesa per l’acquisto della macchina in entrambi i riepiloghi relativi al ’94 e al ’95 presentati in Regione per i rimborsi.