Ceramic Tiles of Italy Architectural Food, la mostra di immagine promossa da Confindustria Ceramica ed organizzata da Edi.Cer. Spa, viene inaugurata oggi nella suggestiva cornice della Triennale in occasione del Salone del Mobile 2008 di Milano, restando aperta al pubblico fino al 21 aprile.

La ceramica italiana torna quindi a splendere nel tempio dell’architettura e del design, dopo il progetto Guscio di Mario Botta e dei designers che, lo scorso anno, hanno dato vita a sit down please.

In apertura della conferenza stampa di presentazione, il Presidente di Confindustria Ceramica, Alfonso Panzani, ha posto l’accento sull’importanza che riveste oggi il design nell’immaginario collettivo e nella produzione di beni industriali, come confermano prodotti quali l’iPod, nei quali l’involucro, caratterizzato in maniera originale e riconoscibile, è l’elemento primario che lo caratterizza, relegando tecnologia e funzionalità in secondo piano – pur essendo strumento tecnologico.
Il Presidente Panzani si è poi soffermato sul significato della presenza dell’associazione nel luogo simbolo del Fuori Salone: unire nel segno del design tre mondi, la piastrella, il cibo e l’Italia, entità solo in apparenza lontane ma i cui elementi di contatto sono in realtà molteplici. “In primis, l’eccellenza mondiale nel cibo, come nella ceramica, trova nella Penisola Italiana la propria sede di elezione, una particolarità che tutto il mondo apprezza e riconosce. In secondo luogo, la sapiente capacità di coniugare una manifattura artigianale con processi di produzione industriali su larga scala, senza perdere mai di vista quei tratti distintivi che sottolineano le peculiarità del cibo e della piastrella italiana e che rendono entrambe leader a livello internazionale”.

Il curatore della mostra Aldo Colonnetti ha sottolineato come anche il tema del cibo, così importante e di valenza quotidiana, sia dotato di una propria architettura. “Da qui, l’idea di coinvolgere otto giovani designers che, utilizzando prodotti di serie, hanno interpretato questo tema mettendo in scena realizzazioni che sfruttano la flessibilità compositiva e l’innovazione prestazionale ed estetica del prodotto ceramico made in Italy, per mostrare soluzioni applicative nuove ed originali rispetto ai luoghi e agli spazi del consumo alimentare.
Ceramic Tiles of Italy Architectural Food – ha concluso Colonnetti – è un progetto che desidera declinare cultura industriale e tradizioni culturali del nostro Paese, senza dimenticare la dimensione estetica”.

La coralità della mostra è stata sottolineata dalla presenza degli otto designers che assieme alle aziende ceramiche hanno dato vita ai progetti presenti a Ceramic Tiles of Italy Architectural Food, all’interno di uno spazio il cui allestimento è stato realizzato da Origoni & Steiner: i fratelli Adriano Design che hanno lavorato con l’azienda Edilcuoghi Ceramiche per dare vita a Italian Kebab; Enrico Azzimonti con Casalgrande Padana, per World Wave; Odoardo Fioravanti con Majorca, per Big Dish; Nicola Gallizia con Florim Ceramiche, per Oro in bocca; Lorenzo Gecchelin con Ragno, per Tile A Tile; Luca Nichetto con Marazzi, per TileFilm; Matteo Ragni con Etruria design, per Buoni appetiti; Maurizio Sala con Emilceramica, per Hai mangiato la foglia?
Otto soluzioni, tutte diverse tra loro e allestite, con un elemento comune di fondo: oggetti, ospitali e accoglienti, che descrivono creativamente la tradizione del cibo soprattutto italiano.