L’inserimento di nuove infrastrutture pubbliche, come le scuole, è, da sempre, occasione per esprimere il patrimonio culturale della comunità che ne è promotrice. In special modo quando si parla di opere pubbliche destinate all’istruzione che debbono costituire esempio di vitalità culturale coniugando esigenze funzionali ed estetiche nonchè esempio di sviluppo sostenibile . La circostanza và colta anche a fini ri-qualificativi dell’intorno, ma anche sullo stesso intero paese di Sassuolo, sul quale beneficerebbe di ricadute e miglioramento della qualità urbana tenendo conto che le scuole rappresentano un settore strategico di esperienza nel settore ambientale, dell’efficienza energetica e dell’uso delle energie rinnovabili.
Lo spazio considerato più opportuno per la costruzione di questo eventuale nuovo polo è sicuramente nell’area dove gia’ sono presenti, scuole, aree verdi e dove hanno pertinenti servizi primari: la piscina, il palazzetto dello sport polivalente e le infrastrutture stradali adeguate ovvero presso l’area della scuola Don Magnani e Volta (Piazza Falcone e Borsellino). Il modello che si potrebbe fare riferimento è il “campus” di memoria anglosassone e nordeuropea nel quale sono presenti, soprattutto all’esterno, spazi di socializzazione, percorsi, aree verdi ecc. che interessano un sedime articolato, modulato ed organizzato per tali scopi.
La proposta risulta fattibile in quanto si crea un Polo di studi raggruppandoli in una posizione strategica della città di Sassuolo e, inoltre, si crea un’opportunità di realizzare un intervento utile e comodo non solo a livello scolastico ma per tutta la comunità. Infatti, l’inserimento di alcuni istituti in un unico complesso permette di raggruppare diversi servizi comuni creando un polo culturale e sportivo che può essere messo a disposizione della collettività anche in orari extrascolastici: ci si riferisce al blocco che raggruppa le sale riunioni, la biblioteca, il bar/mensa, alle palestre, agli spazi sportivi all’aperto, nonché ai parcheggi.
Le aree verdi presenti inoltre, costituiscono il naturale proseguimento degli spazi educativi, luoghi di formazione nei momenti propizi ma anche di socializzazione tra i gruppi di scolari.
Con questa soluzione si puo’ soddisfare in parte le necessità scolastiche dei nostri giovani, che rappresentano il futuro della nostra società e hanno il diritto di studiare in strutture scolastiche che soddisfino le esigenze didattiche , ma soprattutto si potrebbe risolvere in parte il problema del trasporto scolastico e la viabilita’ del paese.
L’obiettivo è quello dunque di pensare a una scuola unica al fine di migliorare il servizio e la funzionalita’/fruibilita’.
(Comitato Conto anch’io a Sassuolo)

