In relazione alla decisione della Amministrazione Comunale di Bologna di attivare la
pedonalizzazione della “Zona Università” a partire dal 15 maggio, Confesercenti sottolinea quanto
segue.

– La Confesercenti di Bologna non ha una posizione pregiudizialmente contraria ad ipotesi di
pedonalizzazione di aree del centro storico della città, a condizione che riguardino porzioni
limitate del territorio effettivamente precluse al transito di mezzi motorizzati (vedi via
d’Azeglio), e arrivino come ultimo tassello di un progetto che preveda la riqualificazione
urbanistica, la puntuale definizione delle possibilità di sosta, una adeguata illuminazione, e il controllo del territorio per garantire la sicurezza dei cittadini e degli operatori economici.

– Nel caso specifico della pedonalizzazione della zona universitaria, la nostra Associazione ha
espresso una posizione di contrarietà, in quanto l’area in questione è molto ampia, viene
prevista una promiscuità di usi in alcuni momenti della giornata, e la chiusura viene effettuata
senza una preventiva qualificazione urbana e un progetto più complessivo riguardante la
sicurezza e la vivibilità della zona.
Con questa decisione si corre il rischio di penalizzare le attività commerciali e di pubblico
esercizio, per cui gli effetti positivi dell’eventuale miglioramento della qualità ambientale sono
annullati dagli effetti negativi sulla vivibilità, in particolare nelle ore serali e notturne.

Preso atto della volontà dell’Amministrazione Comunale di procedere comunque, con le modalità e i tempi già definiti alla pedonalizzazione della zona universitaria, nonostante le contrarietà e le
perplessità espresse da associazioni, operatori economici e cittadini, con la presente chiediamo
che dopo una fase di “sperimentazione” della durata di tre mesi, il Comune unitamente alle
Associazioni di categoria, verifichi gli effetti determinati sulle attività economiche e sulle
problematiche riguardanti il degrado e la sicurezza.
Contando su di un accoglimento di questa nostra proposta e sulla disponibilità della
Amministrazione a intervenire con eventuali modifiche alla luce degli effetti concreti determinati dal provvedimento in oggetto.

(Il Presidente Sergio Ferrari – Il Segretario Loreno Rossi)