Torna “Il ducato dei burattini”, la magia antica dei pupazzi dalle teste di legno che, nella scorsa edizione, ha affascinato e divertito ben seimila persone. La quarta edizione del festival, organizzato dal Gran teatro dei burattini di Bomporto in collaborazione con la Provincia di Modena, debutta sabato 17 maggio, alle ore 17, alla “Fattoria” di Modena, in località Bruciata, per proseguire fino a ottobre con tappe in 44 comuni modenesi.

In calendario 87 appuntamenti tra spettacoli di burattini, che riprenderanno tra l’altro la tradizione delle rappresentazioni nel parco dietro il teatro Storchi di Modena (domenica mattina, alle 11, nei mesi di maggio e giugno), quattro appuntamenti con il teatro di strada, animazioni, una decina di laboratori per costruire i burattini con materiale riciclato e la mostra di burattini storici di Plinio Preti a Bastiglia, Concordia e Cavezzo. «Il teatro dei burattini, un’arte povera e popolare, non smette mai di incantare – commenta Beniamino Grandi, assessore provinciale alla cultura – come dimostra la rassegna che ogni anno si allarga e conquista sempre più l’attenzione del pubblico».

Sono diverse le compagnie teatrali che animeranno il festival a cominciare naturalmente dal Gran teatro dei burattini di Luciano Pignatti che, oltre ai classici del suo repertorio, proporrà un classico burattinesco di inizio ‘900 in un nuovo allestimento riadattato ai giorni nostri. Il Baracco di Como presenta uno spettacolo sul superamento della paura mentre dalla Bottega Teatrale di Torino arriva un Arlecchino perennemente affamato e a Pulcinella daranno vita le mani dei burattinai del teatro del Drago Rosso di Genova. Legato alla tradizione orale emiliana è “Il cane che va a nozze” del Teatrino dello sguardo mentre la giovane burattinaia veronese Teresa Montaguti della compagnia L’isola felice presenta uno spettacolo liberamente tratto da “La gabbianella e il gatto che le insegnò a volare” di Luis Sepulveda.

Ospiti d’onore due compagnie internazionali: Marivelas teatro racconterà storie cubane mentre Antidoto lento, dall’Argentina, giocherà sulle emozioni con il suo teatro simbolico.
Mago Merlone e il Giullare Fagiolino sono invece i personaggi proposti dagli attori del teatro di strada: il primo è un mago confusionario che sbaglia le favole e inviterà i bambini a correggerlo. Il secondo è un giullare medievale che divertirà gli adulti con il suo repertorio di poesie ironico-erotiche.