Sono almeno 650mila i clandestini che lavorano nelle città italiane, ma senza permesso di soggiorno. In media, 11 ogni mille abitanti. La capitale degli stranieri irregolari è Brescia, con 32 ogni mille, seguita a ruota da Mantova con 29,8; Modena con 25,5; Reggio Emilia: 24,5. Bologna è settima con 20,2 ogni mille. Tutte, comunque, al nord le altre città in top ten (valore medio nazionale al 10,9%).

La graduatoria è il primo “censimento” dei clandestini sul territorio nazionale realizzato – sulla base delle 724mila domande presentate per il decreto flussi 2007 – dal dipartimento di Demografia dell’Università Milano Bicocca per il Sole 24 Ore e per la Fondazione Ismu.

Ma dove si localizzano oggigiorno gli stranieri irregolarmente presenti sul territorio italiano? E quanto incidono sia rispetto al totale della popolazione immigrata, sia nel più ampio insieme di tutti degli abitanti, italiani compresi?
Le stime al 1° gennaio 2008 – segnalano tassi di irregolarità (stranieri irregolari per ogni 100 stranieri presenti) sopra il valore medio nazionale (pari al 17,9%) in circa un terzo delle province italiane. L’incidenza è più sostenuta nelle province del Mezzogiorno, dove si raggiungono tassi superiori al 30% in più di un quinto dei casi, mentre si mantiene relativamente più contenuta in quelle del Centro e del Nord Ovest. Ai vertici della graduatoria dell’irregolarità si collocano le province di Crotone (38,9%), Nuoro (35,5%) e Siracusa (34,4%), mentre in coda troviamo Bolzano (6,8%), Rieti (9,7%), Viterbo (10,1%) e Pistoia (10,4%). Tra le province che ospitano le grandi aree metropolitane quella con il tasso più alto è Napoli (31,7%), seguita da Catania (28,7%). Milano si colloca, con un valore del 18,2%, attorno alla media nazionale, mentre Firenze risulta leggermente inferiore (16%) a tale media e Roma è sorprendentemente molto al di sotto (12,4 per cento).

Se invece si valuta la densità degli stranieri (tutti) ogni cento abitanti (presenze riferite al totale della popolazione italiana e stranieria), sono sempre le città del nord in top ten, ben distanti dalla media nazionale del 6,1%: Brescia è la prima con il 13,5%, seguita da Prato (12,9%) e Mantova (12,2%). Quarta e quinta Reggio Emilia e Modena, rispettivamente con il 12,0% e l’11,6%. A seguire Piacenza, Treviso, Vicenza, Parma e Verona.

(Fonte: Il Sole 24 Ore)