Il centro culturale invita tutta la città ad “Acqua in brocca”, un’iniziativa realizzata in collaborazione con il comitato Acqua bene comune che vedrà due momenti uno sotto l’arco di via Roma alle ore 19.30 a cui sono state invitate anche le autorità cittadine, per un brindisi con l’acqua potabile trattata che da quel giorno sarà distribuita in Gabella. Il tutto con un buffet offerto dall’associazione che sarà seguito alle 21 da un incontro pubblico all’interno della Gabella con Luca Martinelli redattore di Altraeconomia e Piero Bevilacqua docente dell’Università La Sapienza e autore de “Miseria dello sviluppo”.

In Gabella dal 28 maggio sarà possibile scegliere tra l’acqua potabile trattata e l’acqua in bottiglia, naturalmente con una giusta differenza di prezzo.

CONSUMI
La Gabella di via Roma oltre a proporre una serie di appuntamenti aperti al pubblico che vengono realizzata ogni settimana ha scelto di riflettere da tempo anche sui consumi e sulle modalità di accesso ai servizi.
La Gabella infatti si è dotata di un sistema di trattamento dell’acqua del rubinetto in grado di filtrarla, refrigerarla, potendo servirla liscia o frizzante. Ma sono anche i punti di forza dello spazio, i prezzi al pubblico sono contenuti, c’è una vasta selezione di prodotti del mercato equo e solidale (con bevande, spuntini e bibite), lo spazio inoltre ospita una piccola emeroteca di riviste in consultazione e un sistema di internet point gratuito collegato con la rete Wifi del Comune.
GLI OSPITI
Luca Martinelli è redattore di Altreconomia, la rivista che ha promosso la campagna Imbrocchiamola per sensibilizzare i locali pubblici e privati a promuovere distribuzione di acqua potabile trattata. Martinelli ha scritto “Piccola guida al consumo critico dell’acqua”, un vademecum per l’uso responsabile di un bene comune. Dal rubinetto del 96 per cento degli italiani esce acqua potabile. Eppure siamo i maggiori consumatori al mondo di “minerale” in bottiglia. Questa guida spiega perché l’acqua degli acquedotti è buona, sicura e comoda, ma è surclassata a colpi di spot dall’acqua in bottiglia, cara per le nostre tasche e poco sostenibile per l’ambiente. Scheda per scheda, l’analisi delle aziende imbottigliatrici che si spartiscono un mercato da oltre 3 miliardi di euro. Mentre nelle casse dello Stato arrivano solo le briciole.
Piero Bevilacqua è autore di numerosi saggi editi da Laterza, il suo ultimo libro “Miseria dello sviluppo” documenta e analizza, per l’appunto lo sviluppo, la corsa al conseguimento di sempre più alti standard di vita attraverso sempre più elevati livelli di produzione e di consumo di beni materiali e servizi, è finito. L’insieme dei processi economici e sociali che nell’ultimo mezzo secolo ha moltiplicato i redditi individuali dei cittadini dell’Occidente, accresciuto il loro benessere materiale, innalzato il loro orizzonte culturale, esteso gli spazi di libertà e rafforzato la loro partecipazione democratica, si è concluso. Oggi il ‘ciclo virtuoso’ del progresso precipita nel suo contrario, generando nuove forme di povertà, degradazione ambientale, insicurezze, perdita di relazioni e senso della vita. A loro volta, i Paesi del Sud del mondo, incalzati da una crescita a tappe forzate imposta dall’Occidente, pagano carissima la loro rincorsa, con la distruzione di immensi patrimoni ambientali e culturali, con la rinascita di una nuova schiavitù del lavoro. Davvero riusciamo a definire tutto questo ‘sviluppo’?
I DATI SU REGGIO
Reggio Emilia è la provincia che compra più acqua minerale in tutta la regione, con il 74.3% di persone che non bevono mai acqua del rubinetto.

L’acqua minerale ha un costo per il consumatore di circa 200 volte superiore rispetto a quella del rubinetto.
Il 65% dell’acqua è imbottigliata in plastica: ogni anno finiscono tra i rifiuti 350 mila tonnellate di contenitori in Pet (di cui solo il 34% viene riciclato). Per produrre 1 kg di Pet (il materiale delle bottiglie di plastica) servono 2 kg di petrolio.
Si consumano gasolio e benzina (ed emissioni di anidride carbonica) per il trasporto: dalla fabbrica di bottiglie alla fonte, dalla fonte al punto vendita e infine dal punto vendita a casa nostra.
L’ 82% delle bottiglie si sposta, in tutta Italia, lungo l’asse autostradale. Acque minerali del Sud vengono vendute al Nord e viceversa.
Bevendo acqua in bottiglia si producono 12 kg di rifiuti in plastica pro capite, all’anno.
L’ACQUA IN GABELLA
L’acqua del rubinetto in brocca viene filtrata, refrigerata e, eventualmente carbonizzata. L’acqua del rubinetto è un bene pubblico ed è buona, sicura, controllata e non inquina con la plastica. Come noto per la nostra salute è consigliabile bere molta acqua – soprattutto fuori dai pasti – nella quantità di 1-2 lt al giorno. Purtroppo siamo stati abituati dalla pubblicità, negli ultimi decenni, a preferire l’acqua in bottiglia a quella del rubinetto, anche se non ci sono validi motivi per farlo.
In Italia vengono così consumati ogni anno oltre 11 miliardi di litri di acqua imbottigliata e prodotte circa 200.000 tonnellate di rifiuti di plastica.
IL COSTO
Acqua potabile filtrata al bicchiere € 0.10
Acqua potabile filtrata gassata al bicchiere € 0.10
Acqua in brocca media € 0.50
Acqua in brocca grande € 0.70