“Sono state nove – dichiara Massimo Becchi presidente di Legambiente Reggio Emilia – le scuole della nostra provincia che hanno ricevuto ieri, dal presidente regionale dell’associazione, Luigi Rambelli, il “Marchio di Qualità Ambientale” dell’ambito del progetto “Scuola 10 e lode: educare alla sostenibilità in una scuola capace di futuro”.


Le sei scuole della Direzione Didattica 3° Circolo di Reggio Emilia (Sc, El. “G. Carducci, Sc.El. “A. Negri”, Sc. El. “D. Alighieri”, Sc. El. “Matilde di Canossa”, Sc. El. “S. Agostino”, Sc. El. “Zibordi”), ormai “veterane” del progetto essendo questo il loro secondo anno di partecipazione, si sono messe in evidenza per le numerose attività proposte e realizzate per promuovere la sostenibilità anche nel centro urbano, tra le quali spicca l’ormai diffuso “Bicibus”, progetto che, coinvolgendo anche le famiglie, promuove la mobilità sostenibile nei tragitti casa-scuola. Al primo anno di partecipazione è invece la Scuola Media “Boiardo-Vallisneri” di Scandiano che ha aderito con grande entusiasmo condiviso pienamente dal Dirigente scolastico Maria Cristina Grazioli che definisce “Scuola 10 e lode” come “il progetto tra i progetti, un filo conduttore che dà un senso a tutte le attività”. Anche due Istituti superiori hanno ricevuto il marchio di qualità ambientale: l’Istituto Tecnico Industriale “Nobili” di Reggio Emilia, dove gli studenti hanno messo a GPL l’auto dell’istituto e svolto numerose e proficue attività relativamente a pannelli fotovoltaici e solari, segue il Liceo Scientifico “Moro” di Reggio Emilia che grazie a questo progetto ha attivato un sistema per la raccolta differenziata dei rifiuti, che inaspettatamente ancora mancava in questo istituto.

“Il progetto prevede l’applicazione di un decalogo a cui le scuole devono ottemperare con verifiche dirette ad inizio e fine anno scolastico, che comprende tutte le principali tematiche ambientali come le energie alternative, i rifiuti, la scuola stessa, i trasporti, la biodiversità ed il risparmio idrico. Il coinvolgimento attivo di studenti – conclude Massimo Becchi – ed alunni ha permesso di raggiungere questo importante traguardo che ogni anno le scuole possono migliorare.