Nuova importante acquisizione messa a segno da GB Group che rafforza la propria posizione di leader mondiale nella produzione e distribuzione di ricambi after market per macchine agricole e movimento terra. Venerdì 1 agosto si è conclusa positivamente l’operazione di acquisto del pacchetto di maggioranza di TMS, gruppo belga con sede a Liegi, quotato in Euronext a Parigi, specializzato nella distribuzione di ricambi per macchine movimento terra (Caterpillar ®, Komatsu, CNH Construction, Volvo, Hitachi, JCB e altre marche).

Si tratta di un’acquisizione particolarmente rilevante per il valore strategico e per i riflessi che avrà sul volume d’affari del Gruppo modenese guidato dai fratelli Filippo e Stefano Borghi, rispettivamente presidente e vicepresidente. L’ingresso in GB Group di TMS consente di attuare importanti sinergie che rendono ancora più incisiva la presenza della società modenese sui mercati internazionali, in particolare nel centro Africa e in Russia, zone dove la società belga vanta un forte radicamento.

Anche sul fronte del fatturato la crescita sarà significativa: il Gruppo TMS nel 2007 ha realizzato un fatturato di circa 57 milioni di euro con un Ebitda (Earnings Before Interest, Taxes, Depreciation and Amortization) di oltre il 10%, e si stima che alla fine di quest’anno arrivi a circa 70 milioni. Numeri che, sommati al volume di affari di GB Group, portano ad una previsione di fatturato di circa 500 milioni di dollari per il 2008.

GB Group, a seguito dell’accordo siglato in questi giorni e che ha avuto come advisor finanziario la Clairfield Partners di New York, nella persona del managing director Salvo Mazzotta, è divenuta proprietaria del 77% del gruppo TMS. Le azioni saranno pagate ad un prezzo iniziale di 18,02 euro ciascuna con un eventuale earn out aggiuntivo legato ai risultati del 2008.

La valutazione complessiva è stata di circa 50 milioni di euro entreprise value, con un investimento iniziale per GB Group di 21,5 milioni. L’operazione è avvenuta con
regolamento cash facendo ricorso a risorse di GB Group e al finanziamento di un pool di banche italiane.

GB Group, con l’acquisizione di TMS, prosegue la propria crescita sui mercati internazionali e si conferma la realtà più importante a livello mondiale per volume di affari e per qualità e quantità dell’offerta. Tra le peculiarità che rendono unico il Gruppo modenese, le referenze – vale a dire il numero di ricambi a catalogo – che superano il milione, e la superficie coperta a disposizione di circa 300 mila metri quadrati. Una posizione conquistata in meno di dieci anni, segnata da tappe significative: prima l’acquisizione di due importanti realtà italiane, nel 2000 CGR Ghinassi di Ravenna e nel 2002 Cervetti di Anzola Emilia, poi l’acquisto di aziende fuori dai confini nazionali.

Nel 2004 sbarca negli Stati Uniti dove acquisisce la ditta American Crane & Tractors Parts; solo un anno dopo si aggiunge la Teran Tractor di Miami, attiva soprattutto nell’area dell’America Latina. Al gruppo italiano, nel 2007, si aggiungono l’inglese Bepco Tracpieces Group e la sudafricana Equipment Spare Parts Africa.

Dai 17 miliardi di lire del 1999, il gruppo dei fratelli Filippo e Stefano Borghi ha raggiunto, nel 2007, un giro d’affari che ha superato i 300 milioni di dollari e che nel 2008 si prevede arriverà a circa 500 milioni di euro. Dopo l’acquisizione di TMS, arrivano a sette le aziende che fanno parte di GB Group con una presenza in tre continenti, Europa, Africa, America e un numero di dipendenti che supera le 650 unità.

Tra i prossimi traguardi si prevede entro la fine del 2008, l’apertura di una nuova sede all’avanguardia. Lo stabilimento, che si svilupperà su una superficie di 120 mila metri quadrati e con un magazzino di 25 mila, sta nascendo a Nonantola, in provincia di Modena. Anche in questo caso si tratta di un considerevole investimento, che si aggira intorno ai 30 milioni di euro. Il nuovo stabilimento ospiterà la GB Ricambi, la Cervetti di Anzola e il reparto di magazzino dellla CGR Ghinassi di Ravenna.