Abbandonare platealmente i tavoli di discussione per poi strillare sui media, a trattativa conclusa da altri, non giova certamente alla difesa reale degli interessi delle piccole medie imprese di Modena. Crediamo invece che un responsabile esercizio del ruolo di rappresentanza non possa mai prescindere dalla ricerca della massima e più alta mediazione possibile.


È ciò che è avvenuto nella discussione con il Comune di Modena per la programmazione quinquennale del rilascio di nuove licenze di pubblico esercizio, che ha visto impegnate Fiepet-Confesercenti, Cna.com e Lapam-Licom in una serrata trattativa.

Siamo convinti che giornate di paziente discussione, alla quale altri hanno deciso di sottrarsi, siano servite a raggiungere un importante obiettivo: coniugare la necessità di scongiurare una apertura selvaggia del mercato dei pubblici esercizi con l’esigenza di introdurre sul mercato stesso elementi di innovazione e qualità.

Questo è stato possibile:
– vincolando il rilascio di nuove licenze alla pubblicazione di bandi pubblici assai stringenti sotto il profilo delle qualità imprenditoriale e progettuale richieste;
– assumendo, quale elemento discriminante, la funzionalità dei nuovi pubblici esercizi alle reali esigenze di servizio del territorio;
– suddividendo Modena in tre aree ed introducendo così un importante elemento di governo, di pianificazione qualitativa del rilascio di nuove licenze;
– ancorando il rilascio di nuove licenze allo sviluppo urbanistico della città, così da favorire la collocazione di nuove imprese in zone non servite, oggetto di recupero, nonchè di espansione residenziale e produttiva;
– concordando con il Comune di Modena di verificare, a metà del periodo di vigenza dei criteri programmatori, l’evoluzione del mercato e dunque se sussistano le condizioni per completare il piano di rilascio delle licenze.

Non potevamo sposare la tesi della conservazione e dell’immobilismo, peraltro slegata da qualsiasi valutazione sull’opportunità di incrementare, anche attraverso la nascita di innovativi format di offerta, l’appeal della città e in definitiva la sua vocazione turistica.

Se avessimo rinunciato a trattare, avremmo reso un cattivo servizio ai nostri associati nonché al mercato, visto che imprenditori capaci, con ottime idee, molto probabilmente non sarebbero stati incoraggiati ad entrare sul mercato stesso e Modena avrebbe perso l’occasione di vedere nascere, come è avvenuto ed è sotto gli occhi di tutti, attività imprenditoriali innovative e qualificate.

Alberto Crepaldi Segretario Fiepet-Confesercenti
Andrea Tosi Segretario Cna.com
Alberto Carretti Segretario Licom