Il caso sospetto era stato segnalato dal punto di primo intervento dell’Ospedale di Loiano sabato 6 settembre al Dipartimento di Sanità Pubblica che ha immediatamente fatto analizzare un campione di sangue al Laboratorio di riferimento regionale dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna, Policlinico S.Orsola-Malpighi. Nella giornata di ieri mattina la conferma.

Si tratta di un donna di 23 anni che si era recata per una vacanza in Messico, dove ha contratto la malattia, trasmessa da una puntura di zanzara infetta. Al ritorno in Italia ha presentato i tipici sintomi: febbre alta e dolori muscolari.
Immediatamente attivate le misure di profilassi: in corso la disinfestazione, come da specifico protocollo regionale, nell’area circostante la casa della persona colpita, a Monghidoro, e nell’area del posto di lavoro a Bologna; inoltre i familiari sono stati istruiti sulle principali misure di protezione dalle punture di zanzara tigre per prevenire l’insorgenza di eventuali casi secondari.

Occorre infatti proteggersi dalle punture utilizzando repellenti epidermici, utilizzare prodotti che allontanano le zanzare (come zampironi e piastrine) e indossare vestiti lunghi e di colore chiaro (le zanzare sono attratte dai colori scuri); occorre inoltre attuare le misure necessarie ad evitare il proliferare della zanzara (usare larvicidi nei pozzetti e nei tombini, eliminare sottovasi, evitare ristagni di acqua, non lasciare secchi o contenitori con l’apertura rivolta verso l’alto.
La dengue è una malattia infettiva che normalmente ha un decorso benigno con una fase acuta che dura circa una settimana, mentre possono rimanere dolori articolari per alcuni mesi. La terapia è di tipo sintomatico e serve soprattutto a ridurre i dolori.
Le condizioni della donna non destano preoccupazione, e sono comunque in via di miglioramento.

Il caso rilevato di malattia trasmessa dalla zanzara tigre su una paziente a Monghidoro si ripercuote anche a Bologna – precisa il Comune -. La donna malata, infatti, lavora a Bologna, nel Quartiere Navile.

Dal momento del suo ritorno dall’estero, si è recata al lavoro per alcuni giorni, si presume sia stata punta e pertanto vi è la necessità di scongiurare nuovi casi di malattia nell’intorno della zona ove lavora.
L’attivazione delle procedure di disinfestazione è avvenuta già ieri pomeriggio e proseguirà con interventi in aree pubbliche e private fino a
martedì notte, in particolare con interventi insetticidi straordinari in ore notturne.
Tali situazioni di criticità non possono che confermare la particolare attenzione del Comune sul tema della lotta alla zanzara tigre, eseguendo gli interventi di propria competenza e richiedendo la massima collaborazione dei cittadini per una migliore gestione delle aree aperte per evitare il proliferare della zanzara.