“Non è la prima e non sarà nemmeno l’ultima: la lotta al lavoro nero e allo sfruttamento dell’immigrazione clandestina rappresenta per questa Amministrazione una assoluta priorità, per Sassuolo un’imprescindibile esigenza”.
In questo modo il Sindaco di Sassuolo Graziano Pattuzzi commenta l’operazione della Polizia Municipale avvenuta questa mattina in via Casiglie strada alta.


“Ringrazio – prosegue il Sindaco – la Polizia Municipale e il dottor Giuseppe Tibis per aver portato a termine un’operazione che ha importanti risvolti su più fronti nella società: da un lato garantire la sicurezza sul lavoro dei lavoratori che, in nero, non possono godere dei diritti e delle salvaguardie del caso; dall’altro la salvaguardia della legittima concorrenza: aziende che rispettano le regole non possono competere con chi, in barba a leggi e regolamenti, può praticare prezzi di gran lunga inferiori ai concorrenti mettendo a serio rischio l’intera nostra economia. Senza dimenticare, poi, l’immigrazione clandestina che – conclude il Sindaco di Sassuolo Graziano Pattuzzi – abbiamo contrastato fin dal primo minuto e che proseguiremo nel contrastare in futuro in maniera sempre più massiccia ed efficace”.

“La Polizia Municipale – dichiara Lucia Bursi, Presidente dell’Associazione dei comuni modenesi del distretto ceramico – ha svolto un ottimo lavoro, rispondendo alle indicazioni e alle priorità che come amministrazioni abbiamo dato. Siamo di fronte a situazioni che vanno contrastate con fermezza perché fenomeni di questo tipo non sono accettabili; al fondamentale lavoro delle diverse forze dell’ordine, che insieme collaborano per la sicurezza sul territorio, occorre affiancare un maggior controllo sociale da parte di tutti. Bisogna salvaguardare la produttività del nostro distretto da forme di concorrenza sleale ed è necessario garantire ai lavoratori adeguate condizioni di sicurezza. Da parte nostra c’è la necessaria attenzione: le operazioni di polizia munipale sono lo strumento giusto per contrastare questo fenomeno. Resta fondamentale l’apporto delle altre istituzioni preposte che già collaborano con i nostri operatori, come l’Asl, Inps, Inail, e la direzione provinciale del lavoro”.