“Un’avventura indimenticabile”. Commenta così Gianni Pala l’esperienza delle Paralimpiadi di Pechino. Il giovane tecnico maranellese è reduce dalla trasferta cinese, dove ha accompagnato Cecilia Camellini, la nuotatrice non vedente di Casinalbo che ai giochi paraolimpici ha conquistato due medaglie d’argento.

Pala, 27 anni, un passato da nuotatore e atleta semi-professionista nel Triathlon, allena Cecilia dal 2004 e la partecipazione ai giochi cinesi è stato il coronamento di un sogno per entrambi. Ai due i complimenti dell’assessore allo Sport del Comune di Maranello Giorgia Rabitti: per i risultati ottenuti e, principalmente, per l’impegno ed il lavoro costante nello sport e per lo sport.

“C’è stata una grandissima partecipazione da parte del pubblico. Alla cerimonia di apertura allo stadio a ‘nido d’ape’ c’erano novantamila persone, una cosa impressionante. Ma anche nei giorni successivi l’organizzazione e la disponibilità del popolo cinese sono stati esemplari, sia all’interno del villaggio olimpico che in città”.

Pala racconta l’esperienza di Pechino con grande emozione: “Lo stadio del nuoto, dove ha gareggiato Cecilia, era quasi sempre pieno. Ci siamo allenati per una decina di giorni, poi il 12 settembre la prima gara, la finale dei 100 metri stile libero dove Cecilia ha vinto il suo primo argento dietro alla fortissima Xie Qing, atleta cinese. Due giorni dopo, nella finale dei 50, ha conquistato la seconda medaglia d’argento. L’obiettivo delle Olimpiadi ce lo siamo posti alcuni anni fa, insieme a Ettore Pacini, anche lui ipovedente, che ha intuito in Cecilia delle potenzialità straordinarie”, aggiunge l’allenatore.

“Cecilia l’ho conosciuta a Maranello, dove lavoravo come istruttore di nuoto. Lei voleva imparare a nuotare bene, io accettai subito, mi sembrava una sfida interessante, anche dal punto di vista etico. Nel giro di pochi anni è cresciuta moltissimo. Per arrivare a questi risultati c’è stato un grandissimo impegno da parte di tutti, di Cecilia ma anche della società che l’ha sempre supportata in questi anni, l’ASD Tricolore di Reggio Emilia, e della sua famiglia, che l’ha seguita in tutto il suo percorso”.

A Pechino Cecilia, che a sedici anni di età era la più giovane atleta italiana presente, ha vissuto anche l’emozione di essere “portabandiera” alla cerimonia di apertura, insieme a Francesca Porcellato. “Lei è contentissima di questa esperienza e vuole dedicare le sue medaglie a tutte le persone disabili che si avvicinano al mondo dello sport. Ora continuerà ad allenarsi: l’obiettivo è Londra 2012”.