“Le preoccupazioni degli operatori del settore -secondo Vittorio Coen direttore dell’Anama di Modena- sono innanzitutto rivolte alla sfavorevole congiuntura che presenta un quadro macroeconomico caratterizzato da un PIL che non cresce e da una riduzione della capacità di spesa delle famiglie a causa della bassa crescita dei redditi reali. Il mercato immobiliare in particolare, è condizionato dal rialzo dei tassi di interesse e dai criteri prudenziali di erogazione del credito alle famiglie da parte delle banche e degli altri intermediari”.

Per Archimede Pingiori, presidente dell’Anama di Modena, le tendenze del settore immobiliare in generale e per quello specifico modenese evidenziano questi elementi:
• Il mercato si avvia verso un fisiologico assestamento dopo l’euforia rialzista iniziata nel 1998 e terminata tra il 2006 e l’inizio del 2007; rispetto all’anno scorso, nei primi sei mesi del 2008 i prezzi nel modenese sono scesi mediamente del 10-15% per l’usato e del 5% per il nuovo; fanno parzialmente eccezione i Comuni della Bassa modenese e dell’Appennino dove i prezzi sono stabili.
• A Modena la domanda immobiliare è in diminuzione e l’offerta è in aumento, in questo caso si parla di un calo nelle vendite di circa il 13%.
• Gli acquirenti hanno più margini nelle trattative.
• I venditori a loro volta comprendono la necessità di rivedere verso il basso le loro richieste iniziali.
• Il prodotto casa rimane comunque sempre interessante per gli italiani anche se i tempi decisionali si sono però allungati; i tempi medi per vendere un immobile nella nostra provincia sono ora sui 4/5 mesi.
• Si aprono nuove e interessanti opportunità per chi intende investire.
• Interessante infine appare il dato riferibile al mercato degli affitti nel modenese dove si registra un incremento delle locazioni del 14% e una diminuzione media dei canoni del 15/20 %”.

“Gli agenti immobiliari “ ha concluso Pingiori “sono generalmente ottimisti e fiduciosi sulle prospettive e sull’evoluzione a breve del mercato. Complice infatti la crisi che sta colpendo le borse mondiali, molti cittadini stanno orientando i loro risparmi, oltre che sui titoli di Stato, anche nei confronti dell’investimento immobiliare, considerato da sempre dagli italiani il classico bene rifugio”.