Due intere giornate di lavoro, organizzate dal Comitato Utenti di Ato4 Modena, hanno preso in esame, nei giorni scorsi, la situazione del SII (Servizio Idrico Integrato) e del SGRU (Servizio Gestione Rifiuti Urbani), affrontando il tema dal punto di vista normativo, tariffario e gestionale.

Gli incontri, coordinati dal presidente del Comitato Utenti di Ato4, Mauro Zanini, hanno visto la presenza di responsabili tecnici della Regione Emilia Romagna, dell’ Associazione Nazionale delle Ato (Anea), dell’ Autorità Regionale per la Vigilanza dei servizi Idrici e di gestione dei Rifiuti Urbani, di Arpa, di rappresentati sindacali e imprenditoriali e di associazioni ambientaliste.

Attenzione puntata, principalmente, sulle novità previste dalla nuova legge regionale (n.10/2008) che introduce notevoli cambiamenti nella gestione del Servizio Idrico Integrato, specie nella disposizione che attribuisce alla Regione la competenza di fissare la tariffa di riferimento del servizio. Si amplia in questo modo, a livello regionale la omogenizzazione tariffaria già operata dalle Ato nel proprio bacino d’ambito (per l’Ato di Modena la riduzione a 5 delle 30 differenti tariffe esistenti nel 2004).

Ulteriore elemento di razionalizzazione nella gestione dell’Idrico anche il regolamento quadro, deliberato da Ato, (che diventa parte integrante del contratto di gestione), la Carta dei Servizi (un impegno sulla qualità reso ai clienti) e lo schema di procedura di conciliazione extragiudiziale, per la risoluzione di controversie tra utenza e gestore.
Sempre in base alla legge 10 resta in vigore la tariffa sociale per le famiglie in difficoltà, calcolata secondo i parametri Isee (Indicatore economico); novità invece per quanto riguarda l’introduzione della tariffa “pro capite” (in vigore per Ato4 dal 2015) che conferma le agevolazioni alle famiglie numerose.

Per il Servizio Rifiuti la giornata di lavoro ha fornito un quadro dell’ evoluzione normativa, evidenziando anche il perdurare di incongruenze tra norme comunitarie e nazionali che non favoriscono una gestione integrata del settore.
Riduzione, raccolta differenziata, riciclo e recupero sono in sintesi gli obiettivi del settore, in linea con la nuova direttiva europea (adottata il 17 giugno 2008) che fissa per il 2020 un aumento del 50%, in termini di peso, del materiale riciclato, e indica l’anno 2015 come termine entro cui gli stati membri dovranno istituire regimi di raccolta differenziata almeno per carta, metallo, plastica e vetro.
A livello regionale i dati piu’ recenti forniti da Arpa (primi 6 mesi del 2008) indicano un risultato tendenziale della raccolta differenziata che si aggira attorno al 43/44% e un trand di costante crescita dal 2000 al 2007.

A fronte di dati incoraggianti sul versante della raccolta non tendono invece a diminuire i dati della produzione di rifiuti (676 kg/ab, dati 2006) mentre il riferimento nazionale indica un valore medio di 550 kg/ab (fonte Ispra). Aumento tendenziale medio dal 2000 al 2007 di 1,1%.
Dati che rendono urgenti interventi specifici per abbassare la produzione di rifiuti quali la drastica riduzione di imballaggi e la distribuzione di prodotti alla spina.
Tra le esperienze pilota prese in esame significativa quella del porta a porta adottata dal Comune di Carpi in collaborazione con Aimag, che ha portato, attraverso uno stretto rapporto con i cittadini e campagne di comunicazione efficaci, la differenziata da un 37% ad un 75% nella zona Carpi nord, nell’arco di pochi mesi.