Graduale riduzione dei prelievi idrici dall’invaso di Ridracoli dagli attuali 120 mila ai 100 mila metri cubi al giorno, sulla base di procedure concordate tra Hera e Romagna Acque; riattivazione di due potabilizzatori mobili per il prelievo di acqua dal Canale Emiliano-Romagnolo, nei Comuni di Faenza e Cesena; installazione di una pompa nel fiume Bidente in Romagna da parte dell’Agenzia regionale di Protezione Civile; aumento della capacità di prelievo fino a circa 20 mila metri cubi al giorno dell’impianto di potabilizzazione di Ravenna, che preleva le acque dal Canale Emiliano-Romagnolo.

Sono queste alcune delle misure di immediata attuazione decise dalla Cabina Tecnica di Regia riunitasi oggi a Bologna, su convocazione dell’ Agenzia di Protezione civile regionale, per prevenire il manifestarsi di possibili situazioni di crisi idrica in Romagna.
Verrà anche intensificato il monitoraggio regionale delle risorse idriche da parte dell’Agenzia di Protezione Civile con il coinvolgimento dell’ARPA, del Servizio regionale Geologico e di Hera. Sarà così seguita con maggior frequenza l’evoluzione dei fenomeni meteo a supporto dei livelli di prelievo delle acque dell’invaso di Ridracoli, dell’impianto di potabilizzazione di Ravenna e del prelievo dai pozzi.
Le intense precipitazioni verificatesi nell’ultima settimana hanno apportato sensibili miglioramenti per le riserve d’acqua nell’area centro occidentale della regione: nelle zone appenniniche delle province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena e Bologna, dal 28 ottobre al 4 novembre, sono in particolare caduti mediamente 400 mm di pioggia. Nella parte orientale della Regione, invece, nello stesso periodo, sono caduti solo 50 mm di pioggia, completamente assorbiti dai terreni inariditi per il prolungato periodo siccitoso.

Pertanto l’apporto idrico al bacino di Ridracoli negli ultimi 10 giorni è stato del tutto trascurabile e stimato sotto il milione di metri cubi. Ad oggi nell’invaso sono presenti circa 9 milioni e 400 mila metri cubi di acqua con un prelievo di 120 mila metri cubi al giorno.

Alla riunione della Cabina di Regia hanno partecipato rappresentanti delle amministrazioni provinciali, dell’ARPA, dei Servizi tecnici regionali, dell’Unione regionale Bonifiche, di Romagna Acque (ente gestore dell’invaso di Ridracoli) delle Società di Servizi Hera ed Enia, degli ATO (Ambiti Territoriali Ottimali) provinciali.
Nell’incontro i rappresentanti delle Province centro occidentali hanno avanzato proposte specifiche di interventi infrastrutturali ritenuti importanti e prioritari per fronteggiare situazioni siccitose ormai ricorrenti. La Direzione regionale Ambiente le esaminerà e le sottoporrà all’attenzione della Giunta regionale.