Ridurre al minimo l’impatto dei veicoli sull’ambiente, è possibile. L’azione combinata di auto-riparatori e auto-demolitori, può dare un grosso contributo in termini di impatto ambientale e riduzione di costi per i consumatori.

Come, lo ha spiegato CNA Servizi alla Comunità (20.000 imprese di auto riparazione ed oltre 300 aziende di demolizione associate in Italia, di cui 2500 imprese di autoriparazione e 38 di autodemolizione in Emilia Romagna) nel corso di un convegno promosso insieme a CAR (Confederazione Autodemolitori Riuniti) svoltosi oggi a Rimini, nell’ambito di Ecomondo 2008. “Ogni anno – spiega il Presidente nazionale di CNA Servizi alla Comunità, Bruno Tosi – nel nostro Paese si rottamano 1 milione e 400mila veicoli. Ebbene, più si riutilizza e meno occorre smaltire in termini di rifiuti solidi”. Quando si rottama un veicolo, non significa che sia compromesso il sistema veicolo nel suo insieme; anzi precisa Tosi: “molto spesso alcune parti che lo compongono sono in buono stato e dunque riutilizzabili per interventi di riparazione o manutenzione su altri veicoli. Questo non significa promuovere la riparazione o manutenzione attraverso un ricorso indiscriminato ai pezzi di ricambio usati, ma al contrario, effettuare in modo mirato l’operazione quando è possibile ed auspicabile, sia in termini ambientali (riutilizzando quello che già esiste e quindi smaltendo di meno), sia in termini economici per abbassare i costi per i consumatori, proprio in virtù della minore incidenza dei ricambi sull’intervento complessivo”.

Ci sono casi in cui l’utilizzo di pezzi originali diventa un passaggio obbligato (esempio gli interventi di riparazione rimborsati dalle Assicurazioni o quelli fatti in regime di garanzia offerta dalla casa costruttrice); ci sono però altrettanti casi in cui, utilizzare pezzi di ricambio provenienti da veicoli rottamati è possibile e conveniente. Spetta all’auto riparatore assumersi la responsabilità di effettuare un intervento a regola d’arte.
Secondo Mariano Cantori, responsabile di CNA Servizi per la Comunità dell’Emilia Romagna si può fare ancora di più: è quanto hanno pensato di fare insieme demolitori e auto riparatori della CNA dando vita al portale “RICAMBI &CO” per la vendita on line dei pezzi di ricambio usati e di quelli rigenerati. “Il portale prevede che sui ricambi usati prelevati dagli auto-demolitori, agiscano due procedure che garantiscono l’automobilista. Intanto, i pezzi riutilizzabili vengono pre-selezionati e catalogati da competenze interne all’impresa di autodemolizione, appositamente istruite. L’ulteriore esame della qualità del pezzo usato – e dunque la su applicabilità ad un altro veicolo – viene effettuata dall’auto riparatore che è il responsabile della qualità dell’intervento nei confronti del proprio cliente. A questo punto il cerchio si chiude, garantendo la qualità dell’intervento e l’interesse economico del cliente/automobilista che può risparmiare in tutta sicurezza; e soprattutto, salvaguardando l’ambiente, perché si riutilizza materiale che, altrimenti, andrebbe smaltito come rifiuto solido”.

CNA Servizi alla Comunità ha messo in campo altre iniziative. Ha sottoscritto due accordi strategici per le imprese: un Protocollo d’intesa con il Network dei produttori di autoveicoli rappresentanti tutte le case automobilistiche italiane e straniere ed un Accordo programma per la gestione dei veicoli fuori uso, insieme a Ministero dell’ ambiente e Ministero per lo sviluppo economico, con i produttori di auto e le Associazioni di filiera. Tre gli obiettivi che CNA si propone:

1) ridurre al minimo l’impatto dei veicoli fuori uso sull’ambiente;

2) favorire l’accesso delle piccole e medie imprese al mercato della raccolta, demolizione, trattamento e riciclaggio dei veicoli fuori uso;

3) far risparmiare gli automobilisti abbassando i costi di riparazione e manutenzione dei veicoli ogni volta che ciò è richiesto e possibile.

“E questo – sottolinea Cantori – in una fase di crisi economica come quella attuale, non è cosa di poco conto, anche in considerazione di quanto incidono i costi di riparazione e manutenzione. Nel 2007 in Emilia Romagna, sono stati spesi 3 miliardi e 123 milioni di euro su un parco di 3 milioni e 100 mila vetture: 1,60 in media per abitante della regione”.