La voglia di primarie sembra aver contagiato i bolognesi. Secondo un sondaggio commissionato da Radio International il 51% degli intervistati intende partecipare alle primarie per la scelta del candidato sindaco che il Partito Democratico di Bologna ha fissato per il prossimo 14 dicembre; inoltre solo il 33% degli interpellati non sapeva che si sarebbero svolte. Il 51% di chi ha espresso la chiara volontà di andare a votare si divide in un 26% che ci andrà probabilmente ed in un 25% che ci andrà certamente.

Il sondaggio è stato eseguito dall’Istituto Piepoli il 28 e 29 ottobre 2008, con metodologia C.A.T.I., su un campione di 600 casi, rappresentato dalla popolazione della città di Bologna dai 18 anni in su, segmentato per sesso ed età, proporzionalmente all’universo di riferimento.

Il campione era composto per il 47% da maschi e per il 53% da femmine, il 25% aveva tra i 18 e i 34 anni, il 31% tra i 35 e i 54 anni, il 23% tra i 55 e i 64 anni, il restante 21% oltre i 65 anni; per quanto riguarda la professione il 54% del campione era composto da persone occupate, il 29% da pensionati, il 14% da casalinghe e studenti, un restante 3% in altra condizione.

Alla domanda se alle prossime lezioni amministrative in programma a primavera 2009 hanno risposto sì certamente il 69% degli intervistati, si probabilmente il 23%, per il no solo un 7% mentre l’1% non sa. Scorporando l’elettorato per orientamento politico chi dichiara di votare per il centro sinistra (PD) si recheranno sicuramente al voto il 72% degli interpellati, mentre nel centro destra (PDL) il 73%, per il centro sinistra il si probabilmente tocca il 23% mentre per gli elettori di centrodestra scende al 19%; a non andare alle urne sarà il 5% degli elettori di centrosinistra contro l’8% di quelli di centro destra.