“L’unico modo per recuperare i ritardi sta nell’accelerare il passo, che nel caso delle infrastrutture significa fare contemporaneamente due cose: trasformare le opere già finanziate in cantieri aperti e lavorare – già da oggi – affinché i progetti futuri arrivino ad ottenere congrue coperture. Solo così possiamo sperare di recuperare il troppo tempo perso”, dichiara il Presidente di Confindustria Ceramica Alfonso Panzani.

“Oggi il punto focale dell’intero sistema – prosegue il Presidente dell’Associazione – è la bretella autostradale Campogalliano – Sassuolo. Il primo stralcio, compreso tra l’intersezione A1 – A22 fino all’istituendo scalo di Marzaglia, è già finanziato e noi chiediamo che i cantieri vengano aperti al più presto, senza indugi. Nel contempo, ribadiamo con forza che l’approdo naturale di questa arteria stradale è, e deve essere, Sassuolo: Confindustria Ceramica conferma questa come propria priorità e chiede, a tutti gli interlocutori istituzionali, di adoperarsi affinché venga definita una agenda con le modalità di copertura finanziaria ed i tempi per la sua completa realizzazione. Lo schema concordato dal Presidente della Regione Vasco Errani con il Governo Prodi, riconfermato anche dall’attuale Ministro delle Infrastrutture Altiero Matteoli, è per noi corretto: l’arrivo a Sassuolo è una priorità e qualora l’Anas non riesca a reperire risorse pubbliche, che si proceda senza indugi con il project financing”.

“Registriamo con favore i passi avanti nella realizzazione di diversi tratti della Pedemontana – prosegue Panzani –, sia per la rotatoria tra i Comuni di Sassuolo e Fiorano che per i lavori nella zona di Solignano – Pozza. La positiva e determinata azione delle amministrazioni locali sta facendo fare significativi e concreti passi avanti a questo asse viario, che una volta a regime è in gradi di porsi come efficace e naturale alternativa alla trafficata via Emilia”.

“Purtroppo, quando si parla di Brennero le sorprese, continue ed incredibili, non finiscono mai – stigmatizza il Presidente di Confindustria Ceramica –. Il Governatore del Tirolo austriaco ha infatti adottato un regolamento che introduce, dal 1° gennaio 2009, un divieto di circolazione permanente per tutti gli autocarri aventi portata superiore alle 7,5 tonnellate e trasportanti alcune tipologie di materiali, tra cui le piastrelle. A tutt’oggi, nonostante il parere negativo della Commissione Europea su questa misura, l’autorità austriaca non ha ancora eliminato questa disposizione, che potrebbe arrecare non pochi disagi e danni per tutti i flussi di esportazione rivolti verso l’Europa Centrale ed Orientale, mercati fondamentali per le nostre imprese. Chiediamo al Governo Italiano che, attraverso i propri Ministri competenti, prosegua con forza gli interventi volti ad eliminare una norma giuridica che mina alla base la logica stessa del mercato unico europeo: quello della libera circolazione di merci, persone e capitali”.