Nel modenese, gli archeologi continuano a fare regali agli storici dell’arte: l’anno scorso recuperarono in San Francesco a Modena i resti di un’opera scomparsa di Antonio Begarelli, quest’anno, in una chiesa di Spilamberto, le teste e parte del busto di due statue in gesso di pregevole fattura, ritenute perdute. Realizzate nel 1642 da un ignoto plastificatore, le statue raffigurano San Biagio e San Carlo e in origine erano collocate ai lati dell’altare maggiore.

Sono state trovate durante i lavori di restauro e riqualificazione della Chiesa di Santa Maria degli Angioli a Spilamberto di Modena; gli scavi hanno consentito anche il recupero di resti significativi del primo impianto medievale della città e dei muri perimetrali dell’antico Oratorio di Santa Maria di origine Quattrocentesca.