A proposito dell’area ex Sipe Ascom Confcommercio, in merito alla Conferenza preliminare per l’esame della proposta di variante all’accordo di programma, esprime una posizione critica, soprattutto in relazione alle mutate condizioni economiche che ora si propongono, rispetto anche solo alle ultime varianti proposte dalla Provincia e dal comune di Spilamberto.


In particolare appare sovradimensionata la superficie destinata al commercio che, con i suoi 11.000 mq, guarda a prospettive di consumo ben lontane dalle aspettative a medio termine della zona interessata, proiezioni che si basano, oltretutto, su dati risalenti al 2004.
Ascom Confcommercio, alla luce di quanto emerso dalla Conferenza convocata dal comune di Spilamberto e all’attuale andamento economico e dei consumi, invita tutte le parti interessate (Amministrazione Provinciale, comuni di Spilamberto, Vignola e Marano) a riesaminare le premesse alle varianti al progetto, tenendo conto della capacità di assorbimento commerciale che il territorio Unione Terre dei Castelli è in grado di esprimere.
Sarà essenziale, per l’impatto dell’insediamento, che si preveda un sostegno al piccolo e medio commercio. Ciò significa, secondo Ascom Confcommercio, destinare una consistente parte degli introiti derivanti dagli oneri di urbanizzazione alla riqualificazione del commercio nei centri storici in una moderna visione del concetto di centro commerciale naturale. I centri interessati saranno quelli di Vignola, Spilamberto, Marano e Savignano.
Ciò nella logica che non debba essere il solo comparto commerciale del territorio Terre dei Castelli a sopportare l’impatto di un pur necessario progetto di recupero dell’area ex Sipe che interessa, nei suoi notevoli risvolti positivi, gran parte del territorio della provincia di Modena.