Si occuperà di ”temi concreti vicino ai cittadini” e non sarà ”un partito come il Pd del nord”. A partorirlo è stata la riunione a Bologna tra i segretari regionali di Piemonte, Liguria, Lombardia, Emilia-Romagna, Veneto, Friuli-Venezia Giulia e Trentino Alto Adige (mancava la Valle d’Aosta a causa del maltempo).


Non sarà un ”Pd del nord, ma un coordinamento delle regioni del Nord”, ha spiegato il segretario emiliano-romagnolo Salvatore Caronna, sottolineando, a chi gli ricordava le proposte avanzate dai sindaci di Torino Chiamparino e di Venezia Cacciari, che ”per quanto ci riguarda, l’idea è di un partito nazionale, di stampo federale a carattere regionale”. E, ha continuato Caronna, con uno statuto che prevede che ”le regioni che lo vogliono si mettano insieme per lavorare su questioni concrete”.
Non ci sarà, quindi, nessuna figura guida e la prima uscita ufficiale sarà un incontro il 9 gennaio a Milano con gli amministratori del Pd al Nord per parlare della crisi economica.