S’intitola “La città che non ti aspetti” il servizio dedicato a Reggio Emilia che “Bell’Italia” pubblica sul numero di dicembre, in edicola in questi giorni. Otto pagine che la rivista dedica alla nostra città, ai suoi luoghi dell’arte, della cultura e della tecnologia e alla sua vocazione per l’arte contemporanea.


Il reportage di Pietro Cozzi, corredato dagli scatti di Andrea Samaritani, racconta Reggio come “centro d’arte dall’alta qualità di vita, che amplia la sua offerta culturale con una forte sterzata verso il contemporaneo. Dai ponti di Calatrava alle piazze rinnovate, ai nuovi spazi espositivi. Estendendo fino alla periferia l’effetto-città”.


Un effetto-città – si legge nel servizio – che si respira fin dall’estrema zona Nord, prossima ad essere rivoluzionata da una serie di avvenieristiche infrastrutture per il transito della Tav, la linea ferroviaria dell’alta velocità. “Negli ultimi vent’anni – scrive il giornalista – una serie di interventi architettonici, urbanistici e artistici si sono ispirati a questa filosofia, aggiornando il volto di Reggio Emilia senza snaturarlo”.
Le pagine che documentano la città raccontandone lo spirito di innovazione e di apertura a nuovi talenti, oltre a soffermarsi sui ponti progettati dall’architetto Santiago Calatrava, definiti “magniloquente porta d’ingresso alla città”, sono dedicate alle numerose iniziative culturali e artistiche che Reggio ha avviato negli ultimi anni, dalla nascita dello Spazio Gerra di corso Cairoli, alla scultura dello stesso Marco Gerra che si innalza al centro della riqualificata Porta Santo Stefano: simboli della “vocazione culturale di Reggio – scrive “Bell’Italia” – per l’arte contemporanea”.
Poi lo sguardo si sposta lungo l’asse nord-sud delle piazze, dove la nuova piazza Martiri del 7 luglio e l’adiacente piazza Della Vittoria – prossima al restilyng – formano una rinnovata visione dei teatri, basata sulla filosofia del far riemergere quanto si era depositato, nei secoli, sulle piazze stesse. Tra le opere menzionate anche quelle del progetto Invito a… come il dipinto con cui Sol LeWitt ha decorato il soffitto della biblioteca Panizzi (“Whirls and Thrills – Vortici e mulinelli”), l’avvenieristica sede della Compagnia Aterballetto (l’ex fonderia Lombardini), la mostra “Matilde e il tesoro dei Canossa”, che fino all’11 gennaio rimarrà allestita per raccontare la vita della contessa e quel periodo.


Il servizio si conclude con un riferimento alla Collezione Maramotti, citata come ulteriore esempio di una città che sta realizzando “una nuova e trascinante vocazione per la contemporaneità.”
“Bell’Italia”, rivista sui viaggi di Giorgio Mondadori Editore, esce mensilmente. E’ l’unico periodico interamente dedicato al turismo all’interno dell’Italia, per scoprire, o riscoprire, il nostro Paese. Propone ai lettori informazioni sull’Italia del passato e del presente ed è un ottimo spunto per valorizzare le bellezze della Penisola, dalle Alpi agli Appennini, dal mar Mediterraneo ai laghi, dalle città d’arte alle colline in aperta campagna.