Procedure più veloci. Maggiore efficienza, trasparenza e qualità del servizio. Adempimenti amministrativi semplificati. E’ quanto promette il passaggio al processo civile “telematico”, reso possibile da messa a punto e collaudo del software per passare dalla carta al formato digitale di documenti e notifiche. Software che nei primi sei mesi del nuovo anno sarà completamente operativo in 14 tribunali.
Il progetto, realizzato nell’ambito dell’intesa siglata dall’Associazione bancaria italiana con il ministero della Giustizia nel 2006, consentirà anche la registrazione telematica di provvedimenti, notifiche per posta elettronica certificata, pagamento via web di contributi, diritti e spese.
Niente più lunghe code negli uffici giudiziari, nessun bisogno di archivi fisici, mobilitazione continua e materiale dei fascicoli: documentazione e informazioni saranno disponibili online, e quindi facilmente accessibili, con procedure più agili e costi dei servizi ridotti a beneficio degli utenti.
La messa a punto del software ha accelerato lo sviluppo del Sistema informativo di gestione delle esecuzioni civili individuali e concorsuali (Siecic), attualmente operativo in nove tribunali: Roma, Napoli, Palermo, Bari, Verona, Firenze, Catania, Genova e Padova. Altri cinque – Milano, Torino, Brescia, Monza e Bologna – si aggiungeranno a breve.
Il sistema – spiegano gli ideatori – “garantisce comunque la ricerca e il passaggio di informazioni in totale sicurezza, con l’ausilio di password e di altre modalita’ informatiche che assicurano la privacy e la riservatezza delle persone coinvolte”.
“Il completamento del processo telematico – spiega il direttore generale della Direzione sistemi informativi automatizzati (Dgsia) del ministero della Giustizia, Sergio Brescia – che estende alle esecuzioni individuali e concorsuali i benefici dell’invio e della ricezione telematica degli atti, consentira’ di raggiungere l’obiettivo di archivi di dati completi e corretti, utili per facilitare alle parti la stesura degli atti, al giudice la formazione dei provvedimenti e indispensabili a tutti per monitorare tempi e criticita’ del processo”.
“L’avvio del sistema – sottolinea il responsabile dell’area normativa dell’Abi, Enrico Granata – rappresenta un passo fondamentale per portare a termine il processo civile telematico, con l’obiettivo di garantire maggiore efficienza, celerita’ e razionalizzazione delle procedure. E’ questo un fattore cruciale di competitivita’ del nostro sistema economico”.