Per la Befana 2009 anche la Giunta Comunale di
Bologna merita un po’ di carbone. O meglio lo
meritano – in particolare – gli assessori addetti
alla mobilità Maurizio Zamboni e all’ambiente
Anna Patullo.

Crisi finanziaria e cambiamenti
climatici sono il tema dominante della politica
europea e stati al centro di appelli e messaggi
della Presidenza della Repubblica e delle più
alte autorità ecclesiastiche che hanno invitato
al cambiamento del modello di sviluppo, al
risparmio, ad una innovazione che consenta di
uscire dalla crisi e competere meglio come “Sistema Paese”.

Sono temi che riguardano direttamente l’energia,
la mobilità, la tutela della salute e la
vivibilità della città. In quali termini è la
risposta dei due assessori più direttamente
interessati a questi temi? L’Assessore Zamboni ci
ha spiegato che in fondo spegnere SIRIO ha
provocato soltanto l’afflusso in centro di 2000
automobili in più. Se le cose stanno così viene
da chiedersi perchè tutto questo baccano, più che
decennale, sul vigile elettronico se questi sono
i risultati. Sono stati spesi miliardi di lire
per le installazioni; concessi permessi
permanenti a iosa; tutti in sabati Sirio è spento
e si entra liberamente senza multe; tutti i
giorni si evita la multa parcheggiando in una
delle 24 “autorimesse Ascom Bologna”. Si continua a dire di no alle proposte di ticket per
l’ingresso in città in nome dell’uguaglianza fra
i cittadini quando c’è da chiedersi quanto aiuti
proprio l’uguaglianza l’attuale sistema della
sosta (e quanti sono gli operai e le casalinghe
che possono permettersi le soste in centro a 1,5,
o 2 euro l’ora). Non sarebbe il caso di avere un
trasporto collettivo pagato con i ticket (magari
anche le navette proposte dall’Ascom)? Al di là
dei proclami e delle grandi promesse sulle grandi
opere (Metrò, People Mover ecc.) la realtà è
quella di una città nella quale la mobilità
ciclabile e pedonale è la parente povera. E’
arrivata l’Alta Velocità ma alla stazione
centrale ci sono ancora le barriere
architettoniche e si devono trasportare i bagagli
per le scale. Una volta usciti, per attraversare
Via Pietramellara si chiede l’alta velocità anche
ai pedoni che si trovano a fare i conti con un
semaforo che in un ciclo di 2 minuti concede loro
20 secondi oltre ai quali arriva il rosso e si
rischia di essere travolti dagli automezzi.
L’Assessore all’Ambiente, Protezione civile e
Sport Anna Patullo avrebbe potuto dare qualche
esempio concreto di risparmio energetico. Avrebbe potuto prescrivere che le luminarie natalizie fossero realizzate adottando i LED che sono più belli e consumano meno, come ha fatto fra gli altri il Comune di Darfo Boario Terme
risparmiando più del 50% della bolletta
elettrica. Avrebbe potuto prescrivere che le
piste di pattinaggio fossero realizzate con
impianti tecnologici “a ghiaccio sintetico”, che
non consumano energia, possono essere usati in
ogni stagione, evitano il pericolo di incendi e
l’uso di sostanze dannose all’ambiente come il
glicole etilenico. Questi tipi di impianti sono
stati istallati a New York e in Italia a Desio e
anche a Riccione. Perchè non a Bologna? Sempre su questo tema Legambiente ha già segnalato che per le feste – ma tutto l’anno – si deve pensare ad una diversa gestione dell’area di Piazza XX
settembre, evitando i disagi, i problemi di
sicurezza per i lavoratori e le persone, di
difficile vivibilità e di degrado commerciale che
si sono presentati anche quest’anno, rese
possibili soltanto ignorando – o facendo finta di
ignorare – i problemi che si presentano puntualmente.

(Legambiente Emilia Romagna)