Sono 23 – fra Comuni sopra i 30.000 abitanti, Province e Unioni di Comuni – gli enti locali dell’Emilia Romagna che oggi nel Municipio di Reggio Emilia hanno sottoscritto la nuova convenzione 2009-2013 del Centro servizi finanza e investimenti enti locali (Cesfel), per la collaborazione in campo finanziario. Vale a dire, tre enti in più rispetto alla passata Convenzione. E 19 dei 20 enti che aderivano alla passata Convenzione hanno confermato l’adesione alla nuova.

Durante l’incontro degli assessori al Bilancio degli enti locali, coordinato dal vicesindaco e assessore al Bilancio di Reggio Emilia, Franco Ferretti, sono stati approvati il Preventivo e il Programma delle attività del 2009, ed è stato eletto il presidente della Conferenza del Cesfel. All’incontro erano presenti, fra gli altri, Antonio Gioiellieri, direttore dell’Anci Emilia Romagna ed Enrico Manicardi, direttore dell’Upi Emilia Romagna.
Stefano Vaccari, assessore al Bilancio della Provincia di Modena, è stato confermato presidente del Cesfel dell’Emilia Romagna mentre il dottor Marcello Marconi del Servizio Finanziario del Comune di Reggio è stato nominato coordinatore.

I Comuni che hanno aderito alla nuova convenzione sono: Carpi, Cesena, Faenza, Ferrara, Forlì, Formigine, Imola, Lugo, Modena, Parma, Piacenza, Ravenna, Reggio Emilia, Rimini, Sassuolo e l’Unione dei Comuni ‘Terre d’Argine’. Inoltre, le Province di Forlì-Cesena, Modena, Piacenza, Ravenna, Reggio Emilia e Rimini. Alla Convenzione hanno aderito anche l’Associazione nazionale dei Comuni italiani (Anci) – Emilia Romagna e l’Unione delle Province italiane (Upi) – Emilia Romagna.

RISULTATI DELLA CONVENZIONE 2004-2008 – I principali obiettivi raggiunti con la Convenzione 2004-2008 si possono così riepilogare:
Acquisizione ed archiviazione dei dati forniti dagli enti aderenti sulla situazione debitoria, sulle operazioni in strumenti finanziari derivati e di gestione della liquidità.
Effettuazione di incontri con i rappresentanti degli enti aderenti, al fine di analizzare nel dettaglio la situazione dei singoli enti ed analizzare le varie opportunità di gestione del debito e/o gestione della liquidità.
Mappatura e monitoraggio delle operazioni in derivati effettuate dagli enti e valutazione delle operazioni di rimodulazione proposte dagli istituti di credito.
Corsi e giornate di formazione ed aggiornamento su tematiche di particolare interesse per gli enti aderenti.
Il Cesfel si è fatto inoltre promotore di operazioni di partnership e collaborazione fra gli enti in campo finanziario, predisponendo annualmente una gara in forma congiunta con le Amministrazioni interessate per la negoziazione unitaria delle condizioni di emissione dei prestiti obbligazionari.

OBIETTIVI DELLA NUOVA CONVENZIONE PER IL 2009 – Nella riunione di oggi, si sono approvati per il 2009 linee strategiche e obiettivi:

1) Consolidare i risultati positivi realizzati nel primo periodo di attività, adeguando e ampliando la gamma di servizi offerti agli enti aderenti in base alle esperienze effettuate ed alle nuove esigenze emerse, quali lo sviluppo e il sostegno alla finanza sociale e solidale per far fronte alla crisi economica.
2) Fornire un supporto agli enti non soltanto sulle tematiche di finanza e gestione del debito, ma anche sulle nuove forme di finanziamento degli investimenti. In un contesto di tendenziale riduzione del ricorso all’indebitamento e di minori contributi in conto capitale si ritiene infatti strategico sviluppare la capacità degli enti di effettuare valutazioni economico-finanziarie degli investimenti da realizzare, al fine di individuare le possibili forme di collaborazione pubblico-privato ed utilizzare i nuovi strumenti disponibili (fondi d’investimento, leasing, housing sociale, project financing e altre forme di collaborazioni pubblico privato).
3) Rafforzare ulteriormente la capacità degli enti di fare rete e sistema, sviluppando nuove partnership e collaborazioni fra enti e mantenendo la stretta collaborazione con Anci ed Upi Emilia Romagna nella definizione delle politiche di supporto agli enti, aumentando da un lato il potere contrattuale degli enti locali e dall’ altro ricercando economie di scala per ottenere condizioni sui finanziamenti migliori e riduzioni di spesa.