“La celebrazione della Giornata della memoria è un modo per non dimenticare quell’enorme tragedia del popolo ebraico e dell’umanità che è stato l’Olocausto. Non dimenticare affinché il seme dell’antisemitismo, del razzismo, dell’intolleranza e della xenofobia non ricresca mai più. E’ necessario un impegno costante e continuo come la trasmissione della memoria e la conoscenza ai giovani”.


“Bello e toccante è stato il ricordo che tanti bambini delle nostre scuole hanno portato, con tanto impegno, sabato pomeriggio al teatro Carani e che mi fa dire che sta proprio nella sensibilità dei più piccoli la maniera migliore di ricordare ciò che non dovrà mai più avvenire.
“Nessuno sulla terra ha il diritto di decidere chi deve vivere o chi deve morire” recitava una bambina al Carani. Sono parole vere, giuste che devono sulle quali ogni società, ogni uomo e ogni donna civile devono impegnarsi. L’Europa è stata innanzitutto il luogo che, nel corso del Novecento, ha visto nascere e crescere il nazismo e il fascismo ed all’interno di queste è maturata una tragedia enorme: la Shoah. Per questo deve guardare a se stessa e non dimenticare le responsabilità che ha nella propria storia. Quelle tragedie ci hanno portato a conquistare una democrazia che da almeno sessant’anni, è radicata nelle coscienze di uomini e donne del nostro continente.
Bisogna affermare ovunque, anche nel nostro piccolo, i diritti inalienabili di ogni individuo, garantendo il diritto alla libertà e alla scelta del proprio futuro. Questo é il modo di evitare che in qualsiasi parte del mondo possa prevalere la logica delle dittature e delle sopraffazioni.
Tanto rispetto per tutti gli ebrei morti ma il pensiero va inevitabilmente a ciò che ancora oggi sta avvenendo a Gaza perchè non esistono morti meno importanti di altre”.

M.Cristina Vandelli