Cassa integrazione, disoccupazione, malattia, congedo di maternità e garanzia delle prestazioni Inps anche per i lavoratori precari. E’ quanto
prevedono le proposte di legge presentate dal Pd per estendere i diritti dei lavoratori con contratto a tempo determinato, i cosiddetti “atipici”.


I lavoratori precari in Italia sono oltre 4 milioni, oltre il 13 per cento degli occupati, di questi sono 300 mila i lavoratori a tempo determinato
che rischiano il non rinnovo del contratto, 35 mila nella sola provincia di Modena. Nel dicembre 2008, il ricorso alla cassa integrazione ha
registrato un aumento del 526 per cento. A Modena la cassa integrazione è cresciuta del 52 per cento ed è triplicato il numero dei lavoratori che chiedono la disoccupazione ordinaria.

“C’è bisogno di interventi immediati – sostiene l’on. Ivano Miglioli del Pd, primo firmatario delle proposte di legge Miglioli – a favore delle
famiglie e dei più deboli, ma le politiche del governo sono inadeguate e insufficienti. Per questo il Pd lancia una campagna in tutta Italia per combattere la precarietà e regolare la flessibilità: le proposte di legge consentiranno, se approvate, di fare un grande passo avanti nella lotta alla precarietà e portare milioni di lavoratori verso una flessibilità tutelata e sicura”.

La normativa proposta dal Pd estende a tutti i lavoratori atipici il diritto di sospendere il lavoro in caso di malattia, maternità e congedi
senza perdere il posto; prevede un unico fondo per il sostegno al reddito che estende gli ammortizzatori sociali, compresa la cassa integrazione, a tutti i lavoratori, anche a quelli delle piccole imprese. La proposta contiene anche norme per incentivare le assunzioni stabili, il ritorno al lavoro degli under 50 e delle lavoratrici dopo la maternità. Prevista anche la modifica della normativa sui tirocini e le borse di studio; il
rispristino delle norme per la stabilizzazione dei precari della pubblica amministrazione; l’istituzione di un fondo per la formazione
professionale, accesso al credito, sostegno al reddito e previdenza integrativa. “Quella previdenziale – sottolinea l’on. Miglioli – è una
priorità che se non affrontata porterà agli iscritti alla gestione separata Inps rendimenti bassi e pensioni al di sotto della pensione sociale”.

Le proposte di legge sono una base di discussione per il confronto che il Pd vuole aprire attraverso incontri e assemblee in tutta Italia. Solo dopo
l’esito della consultazione i testi saranno depositati definitivamente. Un primo incontro di presentazione si è tenuto nei giorni scorsi a Roma nella sede del Pd in via S. Andrea delle Fratte. Hanno partecipato, oltre all’on. Miglioli, il se. Tiziano Treu che ha illustrato le proposte di
legge e l’on. Cesare Damiano che ha curato le conclusioni.