Calano a Modena le donazioni nel 2008 e aumentano le richieste da parte delle strutture sanitarie provinciali e regionali. Si consolida sempre di più il sistema di raccolta di sangue ed emoderivati grazie alla continua disponibilità dei volontari, ma crescono anche i controlli per garantire maggiore sicurezza ai donatori e ai riceventi.

Questo è il bilancio dell’Avis provinciale di Modena: 421 prelievi in meno al 31 dicembre 2008, pari al –0,8 %; se il numero delle donazioni di sangue intero rimane sostanzialmente invariato rispetto allo scorso anno (-11 pari allo 0,03%) si registra un calo di 410 aferesi (- 2,43%); la flessione più significativa è stata registrata nei territori di Carpi, Mirandola e Modena; in crescita, invece, l’area di Sassuolo, Pavullo e Vignola.

«Chiudere un bilancio in rosso, anche se di poco, non è mai piacevole – commenta il presidente dell’Avis provinciale di Modena, Maurizio Ferrari – ma veniamo da un biennio nel quale è stato fatto uno sforzo notevolissimo per incrementare le donazioni di plasma. I dirigenti delle varie sedi e i donatori sono stati bravissimi nel garantire un risultato che segnala la nostra provincia al primo posto assoluto in regione per quanto riguarda le plasmaferesi effettuate. Una piccola flessione in tempi medi o lunghi può certamente starci in quanto può rappresentare un assestamento fisiologico non preoccupante».
Diversi i fattori che hanno determinato il calo delle donazioni. Prima di tutto un incremento della richiesta di sangue del gruppo “0” in Emilia – Romagna, un fenomeno che ha reso necessario ricorrere, in qualche caso, alla urgente “riconversione” di donazioni di plasma in donazioni di sangue determinandosi, quindi, un calo delle prime ed un aumento delle seconde.
L’incremento dell’utilizzo di sangue da parte degli ospedali e della case di cura della provincia di Modena è cresciuto di 1.132 unità pari al 3,78% rispetto al 2007.
«Un elemento di disturbo per la raccolta, anche se meno significativo rispetto a quanto accaduto per la comparsa della cikungunja nel 2008 – spiega il presidente Ferrari – è stato rappresentato dal focolaio di West Nile Virus che ha portato alla sospensione cautelare dei donatori che avevano trascorso almeno una notte nelle provincia di Ravenna e Bologna. Inoltre non possiamo dimenticare come sia, giustamente, sempre maggiore l’attenzione rivolta alla selezione del donatore nell’ottica di un sangue sempre più sicuro, fatto che ha comportato rilevanti sospensioni di donatori. L’adozione di nuovi protocolli ancora più puntuali rappresenta un ulteriore passo in avanti nella direzione di quella qualità che noi tutti auspichiamo».

Ma il 2008 è stato anche l’anno di alcuni importanti risultati positivi che premiano il lavoro di coordinamento e di organizzazione che l’Avis mette in campo da anni.
Positivi sono stati gli esiti della raccolta di sangue nel periodo estivo: nei mesi di Luglio, Agosto e Settembre sono state messe a disposizione delle zone carenti 907 unità di sangue su un totale annuo di 2.300 sacche.
È calato, inoltre, il numero delle sacche di sangue annullate per diverse ragioni ridottesi del 5,1%;
«Sul versante dei donatori – aggiunge Maurizio Ferrari – occorre segnalare il numero importante dei nuovi donatori che si sono avvicinati all’Avis per la prima volta. Infatti nel 2008 sono state ben 2.848 le persone che hanno effettuato gli esami per divenire donatori; di queste 1.945 hanno effettuato la prima donazione. Questo è merito anche dell’opera di promozione svolta dalle nostre sedi. Un’attività che vogliamo continuare a migliorare e ad adattare alle nuove richieste che arrivano in campo sanitario. Di tutto abbiamo già cominciato a discutere con i nostri volontari e con i dirigenti delle varie sezioni. Un lavoro che continueremo anche nelle prossime settimane in vista dell’assemblea provinciale del prossimo 4 Aprile».