Regione Emilia-Romagna e Corpo Forestale dello Stato insieme per la prevenzione e la lotta agli incendi boschivi, la sorveglianza delle aree protette, l’attività di controllo nei settori dell’agricoltura, della caccia, della pesca, delle attività estrattive.

E’ stata firmata oggi a Bologna dal presidente della Regione Vasco Errani e dal Capo del Corpo Forestale dello Stato Cesare Patrone la nuova convenzione triennale che regola le attività che il Corpo Forestale svolgerà in Emilia-Romagna.
La nuova convenzione, che recepisce le novità introdotte dalla legge di riordino del Corpo Forestale dello Stato e lo schema di accordo quadro nazionale definito in sede di Conferenza Stato-Regioni, conferma una collaborazione partita oltre 20 anni fa.


“Siamo stati pionieri nel riconoscere al Corpo Forestale dello Stato competenze fondamentali e avviando un rapporto che ci ha permesso di raggiungere risultati di qualità sul fronte della salvaguardia del nostro territorio e in particolare nella lotta agli incendi boschivi” – ha detto Vasco Errani.


Anche Cesare Patrone ha sottolineato l’importanza di questo lavoro comune con la Regione. “Il Corpo Forestale dello Stato – ha sottolineato in particolare – ha una grande cultura del territorio. Intendiamo continuare il nostro impegno in questa direzione, cercando di esprimere al meglio le nostre competenze e professionalità”.


L’Emilia-Romagna ha oltre 600 mila ettari di boschi, pari a circa il 27% dell’intera superficie regionale.
La maggioranza, oltre il 95%, è posta nelle aree montane e dell’alta collina, mentre solamente il 5% è presente in pianura. Le foreste naturalisticamente più importanti sono all’interno dei due Parchi nazionali delle Foreste Casentinesi e dell’Appennino tosco emiliano, ma anche nel crinale appenninico. Importanti anche le pinete litoranee che per la maggior parte ricadono dentro il Parco regionale del Delta del Po.