“La scelta della Provincia di mettere a disposizione un fondo a favore della riqualificazione delle attività commerciali site nei piccoli centri dell’Appennino modenese, è sicuramente interessante. Oltre a consentire alla salvaguardia di tanti piccoli esercizi che continuano a costituire un’importante ossatura per l’economia del territorio, riteniamo che il fondo unitamente alla diffusione del sistema di comunicazione a banda larga possa consentire un ulteriore margine di sviluppo anche per quanti operano nel settore turistico”.

Il contributo che la Provincia di Modena ha deciso di erogare a fondo perduto a tutti quegli esercenti che ne faranno richiesta – presentando entro il 30 giugno la relativa domanda corredata dal progetto di relativa riqualificazione dell’esercizio (il contributo varia da un minimo del 20 ad un massimo del 50% delle spese ammesse fino ad un limite di 25 mila euro per ogni singola attività e 100 mila per gruppi di imprese) – trova il favore di Confesercenti Pavullo.

“Si tratta sicuramente di un provvedimento interessante ed importante al tempo stesso – esordisce Paolo Lutti presidente di Confesercenti Pavullo – se consideriamo il suo apporto proiettato negli anni a venire. La sua portata ci pare, tenda a mirare in particolare al concreto obbiettivo di limitare la desertificazione commerciale di quelle zone considerate fragili, oltre che marginali, per il limitato numero di abitanti”.

“Usciamo da un inverno che, aldilà della splendida stagione turistico-sciistica, ha segnato duramente il territorio montano modenese, per tutti quei problemi venutisi a creare a causa del dissesto idrogeologico. Il fondo che la Provincia ha deciso di mettere a disposizione va anche nella direzione di un primo aiuto concreto in questo senso: è cioè rivolto a quegli esercizi situati nelle frazioni rimaste isolate per le frane e con la conseguente ricaduta economica negativa”.

“Nel contesto territoriale più generale invece se vagliato correttamente – prosegue Lutti – il bando rappresenta per i centri abitati minori e situati a ridosso del crinale (e quindi geograficamente più lontani rispetto quelli maggiori), una buona e rilevante opportunità di sviluppo e sostegno volta a tutti i punti vendita (esercizi pubblici, botteghe, ambulanti, ristoranti ecc…): sia in chiave prettamente turistica, ma anche per preservare e consolidare il tessuto economico montano, in cui gli esercizi commerciali, risultano per la popolazione residente, in larga parte anziana, indispensabili”.

Per Confersercenti, inoltre l’erogazione di un contributo a sostegno delle piccole imprese legate al commercio, unitamente alla diffusione di internet veloce grazie all’istallazione della banda larga, rappresenta passo ulteriore, verso l’auspicato rilancio turistico della montagna modenese.