La Cia ribadisce che dal Messico e dagli Usa non importiamo animali. I produttori nazionali operano con efficacia nell’ottica della qualità e
della sicurezza alimentare e animale. I controlli sanitari sono molto rigidi e rigorosi.

In Italia non c’è alcun pericolo. Né dal Messico e né dagli Usa importiamo maiali. Oltretutto i nostri allevamenti sono supercontrollati e i
produttori operano da anni nell’ottica della sanità e della qualità. E’ quanto sottolinea la Cia in merito ai casi di influenza suina che si sono
registrati nel continente americano causando la morte anche di persone.

Nel nostro Paese ci sono rigidi e rigorosi controlli da parte delle autorità competenti e tutte le strutture produttive -rileva la Cia- –
seguono regole sanitarie che permettono di individuare immediatamente qualsiasi tipo di infezione. Non solo. Gli allevatori hanno compiuto
notevoli investimenti sul fronte qualitativo che garantiscono la massima sicurezza animale e alimentare.

Davanti a quanto accaduto in Messico e negli Usa, è già scattato un rafforzamento dei controlli proprio per dare le garanzie più opportune sia
a consumatori che agli stessi allevatori.

La Cia, nel ribadire che anche le importazioni vengono sottoposte a verifiche sanitarie capillari e molto rigorose, riafferma che la sicurezza
alimentare e animale è una prerogativa essenziale della nostra zootecnia e le vicende della Bse e dell’influenza aviaria lo hanno chiaramente dimostrato. Gli allevamenti italiani e il lavoro dei produttori danno
valide garanzie.