Mercoledi 29 aprile alle ore 20,30 presso la sede del Circolo Tassi a Sassuolo in via Repubblica n.32, si terrà l’incontro pubblico, promosso da “Sinistra per Sassuolo”, su “Crisi del settore ceramico e manifatturiero del distretto di Sassuolo: problemi e proposte“.


Interverranno: il Segretario nazionale Filcem CGIL, Alberto Morselli; la Segretaria provinciale Filcem CGIL Manuela Gozzi; il Sindaco di Sassuolo Graziano Pattuzzi; i rappresentanti di Confindustria Ceramica e CNA.
L’incontro sarà presieduto da Adalgisa Zazzi, delegata sindacale presso Cisa Ceramiche.
Le conclusioni sono affidate a Mauro Sentimenti, capolista di Sinistra per Sassuolo.

1) Il settore ceramico può farcela a mantenere e ricollocare la propria posizione nel mercato mondiale della piastrella. Per la qualità del suo prodotto, per gli investimenti effettuati su innovazione , ricerca e formazione (come il Tecnopolo ceramico). Perché detiene saldamente il 40% del mercato mondiale.

2) Sindacati, enti locali e imprese possono dare un importante contributo alla soluzione dei problemi.
3) Fermare i licenziamenti, sostenere l’occupazione.
4) Il Governo Berlusconi e la sua politica economico-sociale hanno dato sinora un grande contributo ad aggravare la crisi italiana.

5) All’esito della crisi non tutto sarà come prima. Diviene ineludibile il cambiamento del modello di sviluppo (in direzione ambientale, sociale, di responsabilità e democrazia economica).

Queste le valutazioni e gli obiettivi di “Sinistra per Sassuolo” sulla crisi in corso. Le tentazioni a scaricare costi e difficoltà della crisi su lavoratori, lavoratrici e sistema pubblico da parte del sistema delle imprese , sono ancora alte. Di fronte ai dati della crisi (circa 6000 lavoratori in CIG ordinaria tra Modena e Reggio Emilia nel settore ceramico, pesantissime difficoltà nel settore metalmeccanico, gravi ricadute sulla disoccupazione nell’indotto, molti lavoratori senza alcuna protezione sociale a difesa del reddito, 1000 famiglie interessate a sfratti per morosità, un aumento del 40% dei pignoramenti immobiliari rispetto al 2007, difficoltà nell’accesso al credito da parte di famiglie ed imprese), brillano gli errori e le sottovalutazioni del Governo nazionale (oltre alle scelte indifendibili di imprese come IRIS di inizio anno).

L’assenza di qualsiasi riforma strutturale in settori chiave – scuola, università, ricerca, investimenti enti locali, competitività imprese, infrastrutture, riconversione ecologica dell’economia – che anzi sono oggetto di tagli di spesa, ingenti risorse sprecate o buttate al vento (operazione Alitalia-CAI , 3,6 miliardi di € tra il 2009-2013; abolizione dell’ICI sulla prima casa, 3,7 mld di € ; detassazione straordinari per 1 mld di € una tantum; impennata dell’evasione fiscale per 7 mld di € in più nel 2008; la beffa tragicomica delle elemosine (social card) spacciate per misure sociali, mentre in realtà si è proceduto a tagliare duramente, di circa 700 milioni di € i fondi per finanziare le politiche sociali) ; una manovra che non ha apportato alcuna risorsa anticiclica in più e che non ha finanziato nulla per la qualità dello sviluppo. Contro le cause della crisi servono quindi scelte locali (quelle delle imprese: investimenti e responsabilità sociale per il mantenimento dell’occupazione), quelle degli enti locali (come bene hanno fatto il Patto Anticrisi della provincia di Modena e il Documento Unico di programmazione della regione E.R.) ma pure – e saranno decisive – quelle nazionali , che noi rivendichiamo: sistema uguale per tutti di ammortizzatori sociali (CIG più lunga e con maggiore copertura del reddito, sospensione pagamento mutui per disoccupati, reddito minimo per i precari), aumento potere d’acquisto per le famiglie tramite detrazioni fiscali, sostegno alla riconversione ecologica dell’economia , riduzione costo energia (oggi in Italia si paga il 40% in più per l’elettricità rispetto zona Euro), sostegno alla politica industriale, alla ricerca, alla formazione e riqualificazione permanente dei lavoratori.

(Sinistra per Sassuolo)