Celebra la figura femminile e il suo essere donna e madre la mostra “Femminile plurale” che apre alle 18 di giovedì 21 maggio al SISMER – Società Italiana di Studi di Medicina della Riproduzione – di Bologna (via Mazzini, 12).

Maria Cristina Barbon, artista di Treviso, presenta una trentina di sculture in terracotta che hanno come protagonista la donna. Rappresentata da sola, in coppia o in gruppi di tre o sei, la figura femminile viene celebrata nella sua essenza: la donna di Barbon è in piedi, accovacciata, raggomitolata su se stessa, quasi introspettiva, ma anche aperta, solare e proiettata verso l’esterno, ovvero quel mondo che la circonda e che in alcune opere viene richiamato con un animale. Le sculture sono talvolta coperte da un drappo di tessuto che oltre a dare un valore cromatico all’opera, diventa «elemento di separazione tra lo spazio interiore e il mondo esterno. Quasi strumento di difesa che però non nasconde l’anima», spiega l’artista che ha voluto esporre al SISMER per lanciare il proprio messaggio positivo. Messaggio di cui Barbon è testimone vivente: «La mia esperienza di alcuni anni fa che ho fatto proprio al SISMER si è conclusa positivamente: oggi sono mamma di due splendide bambine», dice. «Rappresento il coraggio, la determinazione e la forza di una donna: quella che è la mia esperienza». E l’uomo? C’è anche se non compare. Come nella scultura realizzata appositamente per l’esposizione al SISMER: una donna con una cicogna, sulla cui spalla poggia una mano. «È lo stimolo ad andare avanti. È il richiamo al diventare madri, ma anche al non fermarsi a questo qualora non ci siano le possibilità -continua l’artista-. Il maschio è sintetizzato in quella mano: non c’è, ma sua presenza si percepisce ed è indispensabile. Incoraggia, fa da supporto e aiuto. Del resto, la scelta di sottoporsi alla PMA viene fatta in due: è l’espressione più forte della volontà di voler avere un figlio».
«Il valore della donna e la tutela della sua salute è stato ribadito anche dalla recente sentenza della Consulta che ha dichiarato parzialmente illegittima la Legge 40», spiega Anna Pia Ferraretti, direttore scientifico di SISMER. Le sculture resteranno esposte fino al 3 giugno.
Con la mostra, la Società Italiana di Studi di Medicina della Riproduzione presenta anche un convegno sul benessere riproduttivo. “Il benessere riproduttivo dall’Europa ai quartieri” è infatti il titolo della tavola rotonda che inizia alle 21 sempre di giovedì 21 maggio. Dal benessere fisico a quello psichico per arrivare a quello logistico: questi i temi che Luca Gianaroli, Carlo Bulletti, Corrado Melega (ginecologi), Angelo Gabriele Aiello (psicologo) e Serafino D’Onofrio (consigliere comunale di Bologna) affrontano. Modera l’incontro: Anna Pia Ferraretti.

Femminile plurale“: Sculture di Maria Cristina Barbon – Sismer Via Mazzini 12, Bologna.
Inaugurazione: giovedì 21 maggio, alle 18.
Introduzione di Anna Pia Ferraretti. Presentazione e commenti a cura dell’artista.

Il benessere riproduttivo dall’Europa al quartiere“- Introduce Luca Gianaroli – ginecologo, presidente eletto ESHRE.
Interventi di Carlo Bulletti – ginecologo: “Il benessere riproduttivo in Europa”, Serafino D’Onofrio – consigliere comunale di Bologna: “Il benessere riproduttivo a Bologna”, Angelo Gabriele Aiello – psicologo: “Il benessere riproduttivo nel quartiere”, Corrado Melega – ginecologo: conclusioni, Modera: Anna Pia Ferraretti – ginecologa, direttore scientifico di Sismer.
Giovedì 21 maggio alle 21 – Sala riunioni SISMER
Via Mazzini, 12 – Bologna.