“Nel suo goffo e nervoso tentativo di rispondere alle verità esposte ieri dal sottosegretario Mantovano, il Sindaco Pighi si tira la zappa sui piedi. Oggi ha tentato di fare credere che a Modena non esistono ghetti, che in via Attiraglio non esiste degrado, che non c’è più prostituzione di strada, che il record di immigrati irregolari non è un problema, che l’esercito al centro per clandestini non serve più e che grazie a lui la città è sicura. Lo vada a raccontare ai suoi compagni alle riunioni di partito ma non prenda in giro i modenesi”. Così il Candidato capolista del PDL alle elezioni comunali e Consigliere regionale, Andrea Leoni.

“Pighi sembra Alice nel paese delle meraviglie. Purtroppo Modena è un’altra cosa. Se Pighi avesse fatto anche solo la metà di quello che dice oggi Modena non si troverebbe agli ultimi posti in Italia per reati e per presenza di clandestini. Non è con gli slogan che Pighi recupererà la faccia che ha perso in anni di lassismo e disinteresse per i temi della sicurezza. Anche sui 25 agenti promessi e non inviati dal Viceministro PD Minniti ha ripetuto lo stessa storiella tentando di scaricare la colpa sull’attuale governo. Tutto inutile. Pighi dovrebbe spiegare perché non ha ancora assunto i tanti agenti che ancora mancano all’organico della Polizia Municipale. Dovrebbe spiegare perché a Modena le ordinanze anti-prostituzione non hanno funzionato. Dovrebbe spiegare perché non ha applicato i poteri straordinari delegati e riconosciuti dal governo in materia di contrasto allo spaccio di stupefacenti, ai fenomeni di violenza legati all’abuso di alcol all’incuria al degrado e l’occupazione abusiva di immobili, all’abusivismo commerciale. I cittadini devono sapere che il Sindaco Pighi aveva poteri che non ha utilizzato per ragioni esclusivamente politiche. Dopo settimane di silenzio le parole del sindaco della sinistra confermano solo la sua assoluta inadeguatezza. Con altri 5 anni di Pighi il disastro modenese giungerebbe ad un punto di non ritorno. Per questa l’alternativa sicura è il Popolo della Libertà”.