Giunge a conclusione il ciclo di conferenze promosse dall’Accademia Nazionale di Scienze Lettere e Arti di Modena e dalla Società dei Naturalisti e Matematici di Modena per il secondo centenario della nascita di Charles Darwin, organizzate con l’intento di approfondire il contributo alle scienze del padre della teoria dell’evoluzione.

Gli incontri, patrocinati dall’Ufficio Scolastico della Provincia di Modena, si sono susseguiti focalizzando alcuni aspetti dell’evoluzionismo attraverso le chiavi di lettura proposte da noti studiosi di discipline diverse quali la matematica, la filosofia della scienza, l’antropologia, le genetica, le teologia e la biologia evoluzionistica.

L’ultimo appuntamento è in programma domani – sabato 23 maggio – alle ore 16.00 presso l’Aula Magna dell’Accademia Nazionale di Scienze Lettere e Arti di Modena (C.so Vittorio Emanuele II, 59) e sarà caratterizzato da una lezione affidata al prof. Marco Ferraguti, docente di Evoluzione Biologica presso l’Università degli studi di Milano e Presidente della Società Italiana per lo Studio dell’ Evoluzionismo, che affronterà il tema della “Simbiosi ed Evoluzione”.

“La simbiosi – afferma il prof. Marco Ferraguti dell’Università degli studi di Milano – è quella situazione nella quale individui appartenenti a specie diverse passano assieme un periodo più o meno lungo della loro vita. Si tratta di un processo che può assumere forme assai diverse, a seconda dei benefici o dei danni a carico degli individui che vi partecipano. E’ uso distinguere fra simbiosi mutualistiche, le più conosciute, nelle quali entrambe le specie traggono vantaggi, simbiosi commensalistiche nelle quali una delle specie trae vantaggio, e l’altra non ha né vantaggi né danni, e infine simbiosi parassitiche, nelle quali una specie predomina sull’altra, sfruttandola e danneggiandola. La simbiosi è un meccanismo dell’evoluzione potenzialmente rivoluzionario, soprattutto nelle simbiosi endocellulari, nelle quali microorganismi “vanno a vivere” nel citoplasma di una specie diversa, permettendo ad essa di svolgere funzioni completamente nuove. Infine sono sempre più frequenti le dimostrazioni di trasferimento orizzontale di geni da microorganismi, e in alcuni casi anche da eucarioti al nucleo della specie ospitante”.

Le iniziative per celebrare quest’anno darwiniano, tra le quali la mostra “DARWIN: duecento anni di evoluzione”, riprenderanno dopo l’estate.
Per ulteriori informazioni sull’ultimo appuntamento del ciclo di conferenze dedicate a “Darwin a Modena” consultare il sito dell’Accademia di Scienze, Lettere ed Arti.