Il candidato al Parlamento Europeo per l’Udc ha infatti organizzato per questa sera un incontro
coi giovani di Modena alla discoteca Il Moro, nel corso del quale distribuirà ai ragazzi degli etilometri. Tiziano Motti, 43 anni, imprenditore di Reggio Emilia, è salito agli onori della cronaca
per la sua campagna elettorale tutta impostata sul dialogo con i cittadini.


Un tour de force incredibile in quattro regioni, ma anche un’esperienza umano e politica straordinaria: “Al mattino sono nei mercati insieme a mia moglie Stefania a parlare con la gente nel pomeriggio incontro la stampa e le associazioni nelle varie città, alla sera andiamo nelle discoteche per allacciare un dialogo con i più giovani che non vanno ai comizi, e per presentarmi a loro nei luoghi dove si ritrovano abitualmente”.

“Ho scelto di fare una campagna così – precisa ancora – perché voglio parlare con le persone e sentire le loro opinioni. Sarebbe bene che lo facessero anche gli altri politici: si accorgerebbero che i cittadini sono stufi
di loro e che stiamo rischiando un astensionismo senza precedenti a queste elezioni europee.
Sono convinto che la politica debba recuperare attenzione verso la gente e che il cittadino debba essere al primo posto tra gli interessi di chi viene eletto”.

Tant’è che questa sera Motti distribuirà etilometri ai giovani che parteciperanno all’evento show (offerto da Motti stesso) di Jerry Calà e della sua Band.


“Le iniziative per promuovere la sicurezza stradale non sono mai abbastanza – sottolinea
Tiziano Motti – e ultimamente, per fortuna, si moltiplicano gli eventi finalizzati alla ricerca
di possibili soluzioni ma c’è ancora tanto da fare: a partire dalla formazione alla guida dell’utente della strada che deve essere rivista e aggiornata in relazione alle mutate caratteristiche della circolazione e alla tecnologia presente sul mercato.
Oltre all’educazione civica, è bene sensibilizzare i giovani su quei concetti di guida preventiva e sicura che sono fondamentali per prepararli a percepire il pericolo e ad affrontare l’improvvisa perdita di controllo del veicolo”.

“Nei primi 3 mesi di quest’anno – precisa Giordano Biserni, presidente Asaps – gli incidenti
del fine settimana si sono fermati a quota 11.496, con un calo di 1.199 impatti rispetto allo stesso periodo del 2008 e una percentuale in diminuzione del 9,4%, esattamente identica a quella di tutto il 2008. Ma è nel numero delle vittime e dei feriti che il barometro della sinistrosità segna decisamente bel tempo. Nei 13 fine settimana del 2009 abbiamo contato 263 decessi, sempre troppi, ma ben 67 in meno rispetto ai 330 dell’anno prima.
In questo caso il calo è del 20,3%, i decessi dei giovani sotto i 30 anni sono stati 98, con una diminuzione di 17 rispetto ai 115 del 2008 e un calo percentuale del 14,8%. Se fissiamo i fari della nostra attenzione sugli incidenti notturni certifichiamo 79 decessi, ben 38 lenzuoli bianchi in meno rispetto ai 117 dello stesso periodo del 2008. In questo caso il calo è da record -32,5%”.
”I feriti nei week-end – continua – sono stati quest’anno 8.055, lo scorso anno furono 9.770, quindi gli ingressi ai pronti soccorso e i ricoveri sono diminuiti di 1.715 unità con un calo del 17,5%. L’auspicio è che questi positivi dati vengano confermati, anzi migliorati, nei restanti 9 mesi del 2009.
Un ulteriore aiuto potrebbe venire dalle prossime modifiche al codice della strada, ma servono uomini in divisa per applicarle con sistematicità e giudizi celeri e severi. Servono anche apparecchiature specialistiche (a quando un efficace “drogometro”?). Insomma servono risorse. In questo caso risorse che farebbero risparmiare risorse. Quelle sanitarie e dello stato sociale” conclude Biserni.