ghirlandinamodena1“Alla prova dei fatti l’accordo sullo ZTL necessita di correttivi che tengano meglio conto delle esigenze di alcuni settori”, a parlare è Guerrino Malagoli vice-presidente FIEPET, Federazione Italiana Esercenti Pubblici e Turistici, di Confesercenti Modena che intende in questo modo riprendere nel più breve tempo possibile un proficuo confronto con l’amministrazione comunale rispetto all’ordinanza che disciplina le Zone a traffico limitato.

“Nelle scorse settimane un gruppo di operatori ha promosso una petizione con l’obiettivo di liberalizzare l’accesso dei titolari di pubblici esercizi in centro storico per le attività di carico e scarico. Già prima delle elezioni amministrative, abbiamo incontrato alcuni rappresentanti dell’amministrazione comunale per farci interpreti di questa esigenza. Pur ritenendo che l’impianto delle regole, messe a punto dopo mesi di confronto con tutte le associazioni economiche modenesi, abbia prevalenti elementi di validità (l’ordinanza ZTL consente di accedere liberamente al centro per l’attività di carico e scarico nei limiti dei 30 minuti 24ore su 24 dal lunedì al venerdì, al sabato dalle ore 5 alle ore 13,00, alla domenica dalle ore 05,00 alle ore 10,30) chiediamo, appena si sarà insediata la nuova giunta di sviluppare questo argomento”, aggiunge Guido Sirri, presidente dell’area di Modena di Confesercenti.

Con l’insediamento della nuova Giunta si rende infatti necessario riaprire ambiti di confronto che secondo Confesercenti rappresentano elementi di assoluta priorità.

Tra i temi da affrontare oggi resta strategica la definizione di un progetto complessivo orientato alla promozione del centro storico che contribuisca a migliorarne l’attrattività e la vivibilità da parte dei cittadini e dei consumatori, senza dimenticare la necessità di garantire una maggiore sicurezza, attraverso un utilizzo più accorto della polizia municipale. La riqualificazione e il rilancio dei centri di vicinato, le sorti del mercato ortofrutticolo all’ingrosso e la rivisitazione della disposizione sulle aperture domenicali per dare una risposta al commercio delle periferie, restano poi questione ancora aperte su cui occorre intensificare il confronto, al fine di trovare soluzioni utili per lo sviluppo della piccola e media distribuzione commerciale.