politica2“Se la disponibilità al dialogo e al confronto dichiarata dall’ex candidato a sindaco Paolo Filippini parte da questi presupposti è evidente che tra le affermazioni e i fatti ce ne passa. Succede infatti che all’indomani dell’insediamento del Consiglio Comunale, Filippini non trova di meglio che attaccare l’amministrazione adombrando chissà quali manovre in merito alla nomina dei rappresentanti del consiglio di amministrazione dell’Istituzione Scolastica.Giova ricordare che questo tipo di nomine è prerogativa del sindaco, fermo restando il rispetto degli indirizzi e dei criteri fissati dal Consiglio, su una rosa di candidature che ogni cittadino può avanzare. La procedura, assolutamente identica nei tempi e nei modi a quella adottata cinque anni or sono, è stata pienamente rispettata, compresi gli strumenti di divulgazione dell’avviso pubblico: affissione all’Albo Pretorio, pubblicazione sul sito internet, nota stampa inviata ai mezzi di informazione. I tempi, inoltre, sono ampiamente sufficienti perché chiunque possa prendere visione dell’avviso ed avanzare eventualmente la propria candidatura.

Più gravi sono tuttavia le illazioni di Filippini sulle figure che sarebbero già in predicato di assumere questo ruolo (ben riconoscibili, pur non esplicitandone il nome) denigrandone fin da ora le competenze e la professionalità. Vorrei ricordare a Filippini che queste stesse persone sono state autorevoli esponenti della precedentemente amministrazione e che, anche grazie al loro lavoro, si deve l’esplicito risultato delle urne che ha premiato la coalizione di centrosinistra e sonoramente bocciato chi per la terza volta si è candidato al governo di Casalgrande”.

Il sindaco, Andrea Rossi