PalazzoLegnaniQuesta mattina l’Amministrazione comunale di Bologna ha preso in consegna il complesso di Palazzo Legnani Pizzardi, in via D’Azeglio, destinato ad ospitare gli uffici del Tribunale di Bologna e del Tribunale di Sorveglianza.

Il contratto di locazione fra il Comune di Bologna e l’ingegner Romano Volta, legale rappresentante della Palazzo Legnani Pizzardi srl., è stato stipulato nel novembre 2006, prevedendo che gli importanti interventi di ristrutturazione e restauro fossero eseguiti a cura e spese del locatore nel rispetto delle specifiche soluzioni progettuali concordate con il Comune di Bologna.

Il Comune di Bologna ha assolto tale adempimento concordando le destinazioni d’uso con gli uffici giudiziari. A seguito dei lavori di restauro, il Palazzo, con i suoi ventiquattromila metri quadrati di superficie, sarà destinato alla collocazione del Tribunale di Bologna e del Tribunale di Sorveglianza.

Questa operazione, congiunta alla riorganizzazione degli uffici attualmente collocati in Via Garibaldi, permette di concentrare tutti gli uffici giudiziari, distribuiti finora in più sedi (via Lame, piazza Trento-Trieste, vicolo Monticelli), ad eccezione di quelli del Giudice di pace, che rimarranno in via Barontini. Il canone di locazione di Palazzo Legnani Pizzardi, di circa 3.300.000 euro annui, è analogo al costo delle sedi che saranno dismesse.

Amministrazione comunale e Tribunale di Bologna hanno costituito un tavolo di lavoro per coordinare tempi e modalità di trasferimento degli uffici. L’intervento di restauro, effettuato da Coop Costruzioni, rende inoltre nuovamente visibili i circa cinquanta soffitti affrescati dello storico edificio. Il Palazzo, acquistato nel 1366 dal famoso lettore dello Studio bolognese Giovanni Da Legnano, è appartenuto per quasi cinque secoli alla nobile senatoria famiglia Legnani. Nel 1839 fu acquistato da altri nobili bolognesi, la famiglia Pizzardi. Vi operò, probabilmente, il Terribilia.

Nel corso del XVII secolo fu realizzata la grande scalinata barocca ad opera di Gabriele Chellini. Nel XVIII secolo il Tadolini abbellì i cortili con i centauri ed il giardino.