sanitaL’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, insieme all’Università di Milano Bicocca, concorrerà a livello scientifico alla realizzazione in Libia, nella città di Benghazi, di un Centro di Eccellenza in campo Oncologico.

Del progetto e dell’avvio della collaborazione estesa all’assistenza, alla didattica ed alla ricerca con la Libyan Internazional Medical University (LIMU) se ne è parlato nella giornata di lunedì 6 luglio nel corso di un incontro che ha visto presenti i vertici dell’Ateneo emiliano, il Rettore prof. Aldo Tomasi, il Pro Rettore e Delegato ai Rapporti Internazionali prof. Sergio Paba, la Preside della facoltà di Medicina e Chirurgia prof. ssa Gabriella Aggazzotti, il prof. Massimo Federico della Cattedra di Oncologia dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, che ha avviato in questi anni i rapporti e gli scambi con le autorità medico-sanitarie della città nord-africana, la prof. ssa Cristina Messa, responsabile del Centro di Imaging Biomolecolare dell’Università di Milano Bicocca, partner del progetto. Per parte libica sono intervenuti: il dott. Mohamed Saad Ambarek, Presidente della LIMU, il dott. Mufid El-Mistiri, Direttore del Registro Tumori di Benghazi, ed il dott. Farag Bughrara.

La visita segue la firma dell’accordo di collaborazione tra l’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia e la Libyan Internazional Medical University (LIMU) di Benghazi, avvenuta il 4 giugno 2009, avente per oggetto la realizzazione a Benghazi di un Centro Oncologico di Eccellenza.

La LIMU rappresenta il primo Ateneo di natura privata e specialistica presente in Libia, istituito con l’obiettivo di formare giovani medici libici in diverse discipline e con l’ausilio delle migliori metodologie e strumenti a disposizione.

“La partnership avviata col Paese libico in ambito medico-sanitario – sottolinea il Pro Rettore prof. Sergio Paba, Delegato d’Ateneo per i Rapporti Internazionali – rappresenta un importante riconoscimento dell’indubbio prestigio goduto dai nostri gruppi di ricercatori e soprattutto della eccellente qualità meritata a livello internazionale dai nostri oncologi. Per l’Ateneo essere stati chiamati ad affiancarli in un progetto tanto rilevante per quel Paese è senz’altro un impegno gravoso ed un onore. Ci auguriamo per questa iniziativa pieno successo e che possa dischiudere la strada per estendere collaborazioni accademiche proficue anche con altri Paesi dell’area mediterranea, coi quali peraltro intratteniamo già avviati scambi internazionali, che vorremmo consolidare”.

L’idea di realizzare un Centro Oncologico nella città più importante di tutta la Libia Orientale è

nata nell’ambito di un rapporto di collaborazione pluriennale instauratosi tra un gruppo di ricercatori del Dipartimento Integrato di Oncologia, Ematologia e Patologie dell’Apparato Respiratorio dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena, coordinato dal prof. Massimo Federico, ed i vertici della LIMU. Tale collaborazione, iniziata nel 2004 in forma di consulenza per l’istituzione di un Registro Tumori, si è concretizzata e sviluppata successivamente portando già alla pubblicazione dei dati di incidenza e mortalità per tumori nella Libia Orientale per gli anni 2003 e 2004.

La proficua esperienza maturata e l’apprezzamento per il contributo scientifico-culturale recato dai ricercatori modenesi ha determinato, di recente, l’estensione del programma di collaborazione nel campo della registrazione dei tumori anche ad altri Paesi del Nord Africa. Poi, a gennaio di questo anno il Presidente della LIMU dott. Mohamed Saad Ambarek, ha proposto di estendere la cooperazione per realizzare un Centro di Eccellenza per la ricerca e la cura dei tumori. Si è così giunti alla stipula di una convenzione tra le due Università, alla quale seguirà presto analogo accordo con l’Università di Milano Bicocca. Più recentemente al progetto hanno aderito anche la prof.ssa Sonia Bergamaschi e l’ing. Mirco Orsini del Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione del nostro Ateneo.

Al termine dell’incontro i partecipanti si sono impegnati a completare nei prossimi mesi il progetto di massima del nuovo Centro, con l’auspicio di far partire i lavori già nel prossimo anno.